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Salviamo le nostre coste

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Il profilo della Penisola è gravemente minacciato da erosione ed inquinamento. L’80% delle dune è già scomparso. Una campagna del Wwf per salvare i nostri litorali
Nell’ultimo secolo, è già sparito l’80% delle dune, è stato eroso il 42% dei litorali sabbiosi e compromesso più del 50% delle nostre coste. E’ la fotografia scattata dal nuovo dossier “Coste: Il profilo fragile dell’Italia” diffuso dal Wwf, che quest’anno dedica alla tutela del mare e delle coste la Festa delle Oasi 2012, il 20 maggio in tutta Italia.
Il rapporto “Coste: Il profilo fragile dell’Italia” documenta un secolo di devastazioni, dovuto principalmente ad opere di cementificazione e all’inquinamento dei mari e delle coste.
La Penisola si estente per quasi 8.000 chilometri di litorali, che sono però stati invasi da un’ondata di pressioni e minacce, tanto che solo il 30% è rimasto allo stato naturale, il 50% è compromesso e il 42% colpito da erosione costiera. La nuova campagna dell’associazione ambientalista si pone tre obiettivi principali.
Il primo è dare vita alla nuova Oasi Wwf Scivu ad Arbus, in Sardegna, paradiso di dune alte sabbiose e fitta macchia mediterranea.Il secondo è bonificare la spiaggia che costeggia la Riserva naturale e Oasi Wwf Le Cesine, nel Salento, in Puglia, dove i rifiuti hanno creato strati di plastica con gravi danni a vegetazione e animali. Terzo punto riforestare e riqualificare le zone umide dell’Oasi Wwf Golena di Panarella, in Veneto, alle porte del Delta del Po, che d’inverno ospita fino a 130-140.000 uccelli, meta ambita dai bracconieri. Fino al 20 maggio si può partecipare mandando un sms o chiamando il 45503 oppure andando alle filiali e agli sportelli automatici Unicredit. Il Wwf quest’anno dedica alla tutela del mare e delle coste la Festa delle Oasi 2012 il prossimo 20 maggio.

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