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Rifiuti: firme per la raccolta porta a porta

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A Spilamberto di Modena il Movimento 5 Stelle avvia la raccolta firme: “Vogliamo la raccolta dei rifiuti porta a porta, i cassonetti hanno fallito”
A Spilamberto di Modena il Movimento 5 Stelle avvia la raccolta firme: “Vogliamo la raccolta dei rifiuti porta a porta, i cassonetti hanno fallito”. “Sono passati cinque mesi da quando i primi cassonetti sono stati modificati per essere aperti solo con tessera nominativa – dice il Movimento 5 Stelle –  Abbiamo visto, in questo tempo, rifiuti abbandonati ai lati, bottiglie in plastica dove dovrebbe essere conferita solo la carta, sacchetti di rifiuti nei cestini dei parchi condominiali ed alcuni trucchi ingegnosi per tenere i cassonetti sempre aperti, per non parlare degli atti vandalici che hanno messo fuori uso il meccanismo di chiusura. Notare che il cassonetto dei rifiuti indifferenziati è più vuoto rispetto a prima della partenza del progetto, potrebbe far pensare che le famiglie spilambertesi (ancora non tutte, al consiglio Comunale del 26 marzo 2012 si parlava ancora di diverse centinaia di tessere non ritirate) che insieme alla tessera si sono viste consegnare la borsa a scomparti più il cestino per l’organico, si siano messe a differenziare di più. Tenuto conto delle condizioni dei cassonetti, forse la realtà è che i rifiuti indifferenziati vengono conferiti in altri paesi (e quelli differenziati nel primo cassonetto rimasto aperto). Ricordiamo che questo progetto è costato in totale 420.000,00 Euro (finanziato per 350.000,00 dalla Regione Emilia Romagna e per 70.000,00 da Hera S.p.A., quindi utilizzando i nostri soldi di tasse e bollette). L’amministrazione comunale, dopo aver deciso di aderire all’esperimento senza prima consultare i cittadini, giustifica questa situazione perchè in fase di avvio. Per alcuni spilambertesi e per noi del Movimento 5 Stelle, questo avvio è troppo lungo e, in generale, non avendo mai sostenuto questo progetto, tentare di chiudere i cassonetti pubblicizzandoli come “intelligenti” non è la soluzione alla riduzione, ad una maggiore differenziazione e al riutilizzo dei rifiuti, ma soprattutto non coinvolge e responsabilizza il cittadino. Per questo, accogliendo la richiesta di alcuni residenti, abbiamo iniziato una raccolta firme per una proposta di delibera: introdurre il metodo porta a porta anche a Spilamberto”.
 

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