Fermiamo i pullman che inquinano
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Questo vale in particolare per i veicoli Euro III e inferiori. Secondo quanto riferisce il senato della Città di Berlino un autobus euro III emette circa il 50% di particolato in più rispetto a 30 automobili diesel sommate insieme.
In Germania si è accesa la discussione in seguito ad una bozza di decreto che vorrebbe estendere al 2014 l’accesso dei bus turistici alle zone di traffico limitato classificate come Umweltzone (zone ambientali protette), e dove si può accedere solo sulla placchetta ambientale di accesso che attesta le basse emissioni di ogni mezzo, anche solo le automobili di turisti stranieri. Il via libera ai pullman turistici è avvertito dalle associazioni ambientaliste e di tutela dei consumatori come uno schiaffo all’utente privato che deve attenersi rigorosamente alle prescrizioni della legge.
La città di Berlino, imitando Londra, all’inizio dell’anno aveva invece già posto il divieto di accesso per i bus sprovvisti di filtri antiparticolato. Le associazioni ambientaliste tra cui Bund e Deutsche Umwelthilfe chiedono agli stati membri di rifiutare il prolungamento introdotto dalla bozza del decreto ministeriale. Un tale allargamento avrebbe infatti poco senso, perché sono ormai pochi gli autobus circolanti senza filtro e le regole, dicono giustamente gli ambientalisti, devono valere anche per le lobby.
In molte città italiane, come ad esempio Firenze, i pullman turistici si fermano fuori città e per parcheggiare devono pagare una tassa di ingresso e parcheggio salata, superiore ai 200 euro. A Venezia invece, al fine di incentivare l’uso di mezzi meno inquinanti, sono previste tariffe scontate per chi utilizza bus di categoria Euro IV o superiore. Ma anche quando decidiamo di intraprendere un viaggio in autobus forse potremmo chiedere all’agenzia se l’autista viaggia ancora con un Euro III o se ha un mezzo più efficiente.