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In Abruzzo il microcredito funziona

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Il progetto di microcredito lanciato da Etimos in Abruzzo mostra di essere un modello efficiente. Non un modello assistenziale, ma una politica di welfare sostenibile. Presto il progetto verrà esteso in altri territori d’Italia. Un modo per superare l’avarizia delle banche…
Di solito si pensa al microcredito come ad uno strumento adatto per finanziare le piccole comunità ed i progetti agricoli nei Paesi lontani. Ed invece no. In questi giorni sono stati resi noti i numeri del progetto “Microcredito per l’Abruzzo”, l’intervento di sostegno congegnato da Etimos Foundation per la ricostruzione dell’economia abruzzese, flagellata dal terremoto del 2009.
Da gennaio 2011 ad oggi sono stati erogati oltre 3 milioni e 830mila euro di crediti. Un totale di 191 finanziamenti suddivisi fra imprese (114), cooperative (9) e famiglie (68), per un ammontare medio che si attesta rispettivamente intorno a 27.000, 38.000 e 5.600 euro. Un intervento dal forte impatto sociale, perché ha permesso l’accesso al credito a soggetti che altrimenti ne sarebbero stati esclusi in quanto incapaci di offrire le garanzie patrimoniali o personali normalmente richieste dalle banche. In un periodo di forte crisi del credito bancario questo strumento ha mostrato di saper combattere l’esclusione sociale e la povertà, dando ossigeno alle piccole imprese disseminate sul territorio. Ben l’80% dell’ammontare finanziato è stato erogato a sostegno della microimpresa, con un’attenzione particolare al segmento delle start-up (pari al 39% delle realtà finanziate).
Non si tratta di assistenzialismo, precisa il presidente di Etimos, ma di un modello innovativo che, lontano da logiche assistenziali, fa del microcredito un autentico strumento di welfare e garantisce la sostenibilità economica di tutte le operazioni: fondamentale, in tal senso, è stata la scelta di non creare una nuova struttura operativa a servizio del progetto e di non affidarsi a un unico istituto di credito, bensì di coinvolgere il sistema bancario del territorio, ottenendo un’adesione ampia che copre oltre l’85% degli sportelli operativi.
Non solo un modello di inclusione sociale, ma un motore di sviluppo dell’economia più sana del territorio, che mostra tutta la sua sostenibilità anche in termini economici.
Microcredito per l’Abruzzo conta su un fondo patrimoniale di 4 milioni e 530 mila euro, che ha la sua origine nel più ampio flusso di donazioni degli italiani post terremoto, canalizzate attraverso il Dipartimento di Protezione civile. Il fondo non viene utilizzato direttamente nell’attività di finanziamento, bensì impiegato progressivamente come garanzia per la concessione di prestiti erogati attraverso il sistema bancario locale (che utilizza dunque fondi propri), a parità di prodotti e condizioni per tutti e con uno spread che, fino a oggi, si è mantenuto invariato al 2,5 %
Forte di questa esperienza Etimos Foundation ha intrapreso un percorso per replicare l’esperienza abruzzese in altri territori italiani; con una funzione che non è più quella di sostegno post emergenza, ma di supporto per affrontare la crisi economica e guardare al futuro. È nato a tale scopo “MxIT-Microcredito per l’Italia”, impresa sociale che lancerà nelle prossime settimane la campagna per la costituzione del proprio fondo e diverrà operativa nel corso dell’anno, non appena ottenuta l’iscrizione come intermediario finanziario presso Banca d’Italia.
www.microcreditoabruzzo.it

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