Meglio assumere le vitamine che ci servono direttamente dagli alimenti. Perché i preparati multivitaminici, invece di aiutare l’organismo a difendersi contro le malattie, potrebbero essere pericolosi.
Terra Nuova aveva già affrontato l’argomento nel
numero di gennaio 2011, adesso è la volta della rivista tedesca Oekotest, che ha confrontato tutta una serie di studi per avvertire il rischio dell’assunzione di troppi integratori, spacciati per salutisti.
Una delle fonti citate è la rivista americana Archives of Internal Medicine, che con un articolo intitolato “Less is more” ha confrontato i dati di 38.772 donne di età avanzata, dimostrando come i supplementi vitaminici e minerali abbiano alzato la mortalità: i multiviminici del 2,4%, lo zinco del 3%, il ferro del 3,9, la vitamina B6 del 4,1, l’acido folico del 5,9 ed il rame addirittura del 18%.
Come era da prevedere, i dati sono stati contestati dalle industrie farmaceutiche, a cui gli esperti hanno risposto con le rime: non si escludono effetti positivi degli integratori, ma la sicurezza a lungo termine desta preoccupazione e non ci sono giustificazioni per il loro largo impiego.
Un altro studio tedesco avrebbe invece dimostrato come la combinazione di vitamina E e selenio, assunti in dosi massicce, possa favorire, invece di ridurre, il rischio di tumore alla prostata.
L’ultimo allarme è stato lanciato prima dello scorso nasale: le vitamine possono aumentare il rischio di infarto. Vitamins A, C ed E, potenti antiossidanti, che dovrebbero aiutare la pulizia delle arterie, ma che in alcuni casi peggiorano la situazione.
Anche sullo stress ossidativo, secondo Oekotest, si spenderebbero troppe parole a sproposito. Gli studiosi del Krebsforschungszentrum (DKFZ) di Heidelberg avrebbero infatti dimostrato che gli ossidanti più insidiosi non influiscono più di tanto le disfunzioni organiche. E il betacarotene (vitamina A) aumenterebbe il rischio di tumore al polmone nei fumatori, così come l’acido folico aumenterebbe, invece di prevenirlo, il rischio di tumore alla prostata.
La rivista, come di consuetudine, ha poi sottoposto questi prodotti alla prova del laboratorio.
Tra i 49 preparati multivitaminici analizzati, non ne passa bene nemmeno uno, principalmente per i rischi connessi ad un sovradosaggio di elementi. Sopra ogni dubbio la considerazione finale è che per le persone sane non è mai consigliabile l’assunzione di vitamine supplementari. Sarebbe infatti più importante la combinazione equilibrata dei nutrienti, che si può ottenere solo mediante un alimentazione varia ed equilibrata. Come ha evidenziato
Terra Nuova alcuni preparati naturali, ricavati da piante o verdure, possono invece svolgere un azione positiva sull’organismo. Meglio evitare le pillole colorate che promettono miracoli. La natura ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno.