Biologico: prove di autocertificazione
homepage h2
«Il Mugello sembra riassumere tutti i paesaggi della Toscana» dice Saverio. «Racchiude le dolci colline della Maremma e il paesaggio boschivo tipico dell’Appennino». È qui che due anni fa è partito il progetto di garanzia partecipata, voluto da Asci Toscana e dall’associazione La Fierucola, che oggi coinvolge tre gruppi, uno nel Mugello, uno nel Chianti senese e uno nel Casentino, e una trentina di produttori, con risultati molto soddisfacenti.
L’idea prende spunto da alcuni esperimenti che sono stati avviati con successo in alcuni paesi, tra i quali il Brasile, l’India, la Francia e l’Andalusia. Nel 2004, durante un primo incontro internazionale organizzato in Brasile, Ifoam, (International federation of organic agricolture movements) e Maela, (Movimiento agroecológico de América Latina y el Caribe) avevano gettato le basi per un tipo di certificazione alternativa che rispondesse alle esigenze dei piccoli contadini delle zone rurali del Sud del mondo, troppo poveri per poter pagare un marchio che attestasse la natura bio dei loro prodotti, e troppo separati dalla realtà finanziaria e amministrativa per poterne adottare la burocrazia…
Sempre nell’articolo:
– SPG: il Sistema Partecipativo di Garanzia
– Un lavoro di rete
– Campi Aperti
– Genuino Clandestino
– Le Galline Felici
– E se il prodotto viene dall’estero?
– Riappropriarsi delle conoscenze
La versione completa dell’articolo è pubblicata nel numero cartaceo della rivista Terra Nuova – Dicembre 2011 disponibile anche come eBook.
La nostra rivista: TERRA NUOVA
Acquista l’ultimo numero della rivista
Leggi on line la copia omaggio integrale della nostra rivista
Letture consigliate:
– Introduzione alla permacultura
– Manuale pratico di agricoltura biodinamica
– Calendario dei lavori agricoli 2012
– Il mio orto biologico
– Il campo in conca, l’arte dell’orto