Una yurta tra gli olivi
homepage h2
Cominciano così le mie pavide elucubrazioni di cittadino, che ha un po’ il mito della vita agreste ma non sa bene da che parte cominciare e come conciliare la fuga in campagna con la gestione dei legami sociali tessuti in quasi quarant’anni di vita. E poi, quale soluzione? L’affitto non troppo lontano dalla città? Costoso. Un allontanamento più netto? In questo caso avrebbe senso vivere in campagna ma fare avanti e indietro con la città per mille motivi? Un cambio di vita? E se poi la cosa non fa per me? Quanti soldi mi ci vogliono? Leggo un po’ di annunci immobiliari per case e terreni, parlo con alcuni amici circa progetti di convivenza campestre e tutte le relative sfumature, tipo cohousing, ecovillaggio, autosufficienza… tutta roba più facile a dirsi che a farsi, mi pare. Pensa e ripensa, mi viene in mente anche la yurta mongola, che ho avuto la fortuna di
sperimentare proprio in Mongolia qualche anno fa…
… Eppure sono ancora affascinato dalla yurta… dopotutto è da millenni la casa dei mongoli, che saranno anche abituati al freddo ma non sono marziani. Se con le giuste precauzioni, in Mongolia ci si sopravvive sia d’estate che d’inverno, a maggior ragione si potrà fare qui da noi! Inoltre costa poco, è smontabile e trasportabile, è fatta principalmente di legno e di feltro, quindi con un impatto ridotto sull’ambiente, e impone anche un qualche distacco dalla materia, cioè da tutti gli oggetti in larga parte inutili che riusciamo a tenere stipati nelle nostre case di muratura. Tutte queste belle cose in teoria… ma qui da noi c’è chi vive per davvero in una yurta?
In Liguria c’è chi ci prova Comincio a fare ricerche su internet e dopo qualche telefonata vengo a sapere che una giovane coppia vive in una yurta in un paesino della provincia di Imperia….
La versione completa dell’articolo è pubblicata nel numero cartaceo della rivista Terra Nuova – Novembre 2011 disponibile anche come eBook.
La nostra rivista: TERRA NUOVA
Acquista l’ultimo numero della rivista
Leggi on line la copia omaggio integrale della nostra rivista