Sono appena 147 compagnie. E hanno in pugno il mondo. Aziende che controllano l’economia mondiale e dettano il programma alla politica. Non è la teoria di cospirazionisti e fanatici del complotto che impazzano sul web, ma il risultato di una complessa analisi di tre studiosi del Politecnico ETH di Zurigo. Nello studio intitolato The network of global corporate control” Stefania Vitali, JamesGlattfelder e Stefano Battiston hanno rintracciato le relazioni di ben 43.000 multinazionali e sono giunti alla conclusione, che l’intero sistema è governato dal rapporto di un piccolo gruppo di imprese, principalmente del settore bancario.
Si tratta dunque di un’indagine assolutamente non ideologica e dal volto scientifico. Sulla base di 37 milioni di imprese sono stati isolati 43.000 grosse aziende transnazionali. E poi è stato analizzato l’intreccio che le lega insieme, attraverso una rete di azionisti che controllano il mercato come in una tela di ragno. Dalla prima scrematura sono uscite 1318 aziende che generano da sole il 20% del fatturato mondiale, ma che controllano la maggior parte delle grosse industrie mondiali, che generano l’ulteriore 60% dell’intero volume di affari su scala globale.
L’analisi più approfondita di queste aziende ha fatto emergere un nucleo di 147 soggetti economici, principalmente istituti finanziari, che esercitano il controllo di oltre il 40% di questa ragnatela globale.
Nell’attuale crisi economico-finanziaria questi intrecci, secondo gli studiosi, potrebbero innescare facilmente delle reazioni a catena, con un rapido contagio dello stress finanziario.
Non bisogna tuttavia pensare ad un ordine di tipo cospirativo: come mostrano le simulazioni approntate, questa struttura si sarebbe creata secondo un proprio processo. Nel sistema economico attuale, questa è la conclusione dello studio, una tale concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi soggetti è una conseguenza del tutto logica e preventivabile. Se il complotto esiste, insomma, è nel disegno dell’intero sistema.
Il team di ricerca pone il dubbio se una rete di 147 sia in grado di perseguire i propri interessi politici in senso cospirativo e se questo numero non sia di per sé troppo grande.
La maggior parte delle aziende operano nelle attività di business, seguite dai servizi ed in terza battuta dal manifatturiero. L’ambito degli intermediari finanziari invece rimane sorprendentemente più indietro.
Ma è bene svelare i nomi di quelli che sono ritenuti i 25 gruppi economico-industriali più influenti:
1. Barclays plc
2. Capital Group Companies Inc
3. FMR Corporation
4. AXA
5. State Street Corporation
6. JP Morgan Chase & Co
7. Legal & General Group plc
8. Vanguard Group Inc
9. UBS AG
10. Merrill Lynch & Co Inc
11. Wellington Management Co LLP
12. Deutsche Bank AG
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprises LLC
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Sachs Group Inc
19. T Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation
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