Decontaminare Fukushima: quanto tempo ci vorrà?
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Il primo ministero giapponese ha annunciato nei giorni scorsi: “Ci vorranno decenni per decontaminare il sito della centrale nucleare di Fukushima”. Ma ci sono esperti secondo cui nemmeno cento anni basteranno!
Il primo ministro nipponico, Naoto Kan, ha dichiarato nei giorni scorsi che per la decontaminazione del sito della centrale ci vorranno decine di anni, presentando per la prima volta un programma di lungo termine per questo tipo di operazione. Eppure le associazioni ambientalista e altri esperti affermano invece che non absteranno nemmeno cento anni o più ancora. Sono stati danneggiati gravemente i sistemi di raffreddamento della centrale ed è avvenuta una parziale fusione delle barre di combustibile nei tre reattori, provocando una delle peggiori catastrofi del nucleare civile. Il premier Kan ha deplorato il fatto che “un gran numero di persone sia stato costretto ad abbandonare la zona intorno alla centrale”, e ha allertato il Paese precisando che “ci vorranno tre, cinque, dieci anni per poter riprendere il controllo della zona e altri decenni per rimediare alle conseguenze dell’incidente”. Recentemente il governo giapponese aveva annunciato un progetto a breve termine per ristabilire la centrale nucleare, ma mai, prima di oggi aveva quantificato la durata del programma per mettere fine alla crisi. La tv pubblica Nhk ha inoltre reso noto che la Commissione giapponese per l’energia atomica e il gestore della centrale di Fukushima, Tokyo Electric Power (Tepco), si sono trovati d’accordo nell’iniziare a ritirare il combustibile nucleare fuso dalla centrale verso il 2021. Il progetto di cui parla la Nhk, sarebbe ispirato a uno studio relativo al modo e alle procedure con cui gli Stati Uniti affrontarono l’incidente nucleare alla centrale di Three Mile nel 1979.
