Insalate: comprare a busta chiusa?
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Ma possiamo acquistarle a cuor leggero?
Per cominciare, vediamo come nascono. La trasformazione Dopo la raccolta, i vegetali vengono refrigerati e trasportati nell’azienda di trasformazione, sempre tenuti a una temperatura costante di 2-4° C: è essenziale che la catena del freddo non venga mai interrotta per evitare alterazioni del prodotto. Il vegetale viene mondato, selezionato ed eventualmente tagliato. In seguito avvengono il lavaggio, il risciacquo e l’asciugatura, infine l’imballaggio. Per effettuare questi passaggi le grandi aziende si affidano a macchinari spesso molto evoluti, garanzia di un prodotto finale più sicuro.
Ecco un focus su alcune fasi:
– Lavaggio. Viene effettuato con l’acqua potabile. Per fortuna in Italia la legge vieta di trattare i cibi con disinfettanti, perché certamente la tentazione di usare sanitanti, come il cloro, per riutilizzare più volte l’acqua (anche quella costa, e costa pure smaltirla!) sarebbe forte.
– Asciugatura. È fondamentale per garantire l’igienicità del prodotto ed evitare lo sviluppo di muffe.
– Imballaggio. Avviene di solito in atmosfera controllata, cioè diminuendo l’ossigeno e aumentando l’azoto, che è un gas inerte, senza rischi per la salute. L’atmosfera modificata non è usata solo per i prodotti di IV gamma: se in primavera ancora mangiamo mele croccanti e sugose è proprio perché sono state conservate così. Si potrebbe piuttosto discutere sul fatto che venga utilizzata molta plastica, con uno spreco di risorse ambientali. Alcune aziende comunque usano prodotti biodegradabili….
La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero cartaceo Luglio-Agosto 2011 di Terra Nuova oppure nella versione eBook.
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