Filiera corta… zolla per zolla

Sembra ieri: accompagnavo un amico che si occupa di conservazione delle antiche varietà di sementi e di biodiversità, e con lui c’era Simona, una ragazza salda e solare, che portava una vecchia bici Graziella. Ci fece vedere delle bozze di volantini, aveva in mente di fondare a Roma un servizio di distribuzione a domicilio dei prodotti dei piccoli contadini. Discutemmo animatamente della situazione dell’agricoltura di piccola scala, della difficoltà di accesso al mercato, della questione delle certificazioni. Il progetto di Simona mi sembrò ambizioso, ma le sue parole avevano la freschezza e la determinazione di chi un problema lo vuole risolvere. Ci chiese il nostro parere e annunciò che entro sei mesi circa avrebbe avviato il tutto.

All’epoca frequentavo sempre le riunioni dei piccoli contadini-militanti del gruppo terra/Terra, e li aiutavo nell’organizzazione dei mercati. Ero emotivamente coinvolta dal problema del contatto tra consumatori e produttori, e le loro difficoltà e lamentele in assemblea reiteravano in me questo senso di separatezza, una sorta di ferita: da una parte c’è chi pratica un’agricoltura ecologica e sincera, il che significa quasi sempre muoversi su piccola scala, dall’altra, lontano dai territori rurali, nella giungla urbana, ci sono molti «consumatori» inermi che subiscono un’offerta alimentare industrializzata, standardizzata e scadente…

Sempre nell’articolo:

>> Un ponte tra città e campagna

>> L’esperienza di Zolle

>> Piccoli produttori bio e offerta diversificata…

>> … economia locale, consegne in bicicletta, imballi ridotti…

>> Per ogni “zolla” ricette e consigli in cucina, racconti, interviste…

La descrizione completa dell’articolo è disponibile nel numero cartaceo di  Terra Nuova – Maggio 2011 in vendita anche nella versione eBook.
 

 
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