Manuale pratico di agricoltura biodinamica
homepage h2
Manuale pratico di agricoltura biodinamica
di Pierre Masson
Terra Nuova Edizioni
pp. 180 – € 14,00
(per gli abbonati € 12,60)
Come applicare il metodo biodinamico?
Come scegliere le sementi?
Quali sovesci utilizzare?
Quali trattamenti naturali impiegare?
Questo manuale risponde, con testi chiari e numerosi disegni e fotografie, alle principali domande inerenti la pratica dell’agricoltura biodinamica.
Il curatore della presente edizione ha adattato il volume alle condizioni e alle specificità della realtà italiana, rendendolo particolarmente indicato a chi opera nel nostro paese.
Il libro descrive con precisione l’impiego dei preparati biodinamici da spruzzo e da cumulo, il compostaggio e l’uso delle diverse tisane ed estratti vegetali per migliorare la fertilità del suolo e la crescita delle piante.
L’autore si sofferma inoltre sull’importanza della policoltura e dell’allevamento, e descrive approfonditamente alcune colture specializzate come i frutteti e i vigneti. Oltre 200 illustrazioni e disegni a colori rendono il volume immediatamente comprensibile e di facile utilizzo per tutti.
Tutti questi motivi rendono questo manuale un riferimento importante e utile per tutti gli agricoltori che già praticano o che vorrebbero avvicinarsi all’agricoltura biodinamica, così come per giardinieri e appassionati che troveranno anch’essi preziose indicazioni.
L’autore
Pierre Masson, dopo aver praticato per 22 anni l’agricoltura biodinamica in Borgogna (Francia), ha deciso di trasmettere il proprio sapere come consulente e insegnante. Le sue esperienze sul territorio e i suoi scambi con numerose realtà agricole europee, che visita da oltre 35 anni, gli hanno permesso di costruire una visione globale e concreta del metodo di coltivazione biodinamico.
Il curatore del volume
Adriano Zago, agronomo ed enologo, lavora principalmente in Toscana e in Veneto come consulente. L’agricoltura biodinamica è per lui un metodo pratico alla portata di tutti per sviluppare la fertilità del suolo e la crescita delle piante.
Prefazione
Questa è una guida alle pratiche di base per l’applicazione del metodo biodinamico ed è destinata agli agricoltori professionisti che desiderano iniziare o migliorare in questo tipo di agricoltura. Le otto conferenze, conosciute con il nome di Corso agli agricoltori realizzate nel 1924 da Rudolf Steiner, costituiscono la base fondamentale dell’agricoltura biodinamica. Tali conferenze, rinnovando lo sguardo verso la natura, verso l’attività agricola e verso l’alimentazione umana, definiscono i principi filosofici del metodo, offrendo nel contempo le indicazioni pratiche per l’applicazione.
Questi suggerimenti sono una preziosa fonte di conoscenza per tutti coloro che vogliono applicare o approfondire questo metodo agricolo. Dopo l’impulso iniziale, molti eredi hanno lavorato per completare questa base e adattare le indicazioni alla pratica. Tra queste figurano in Europa: Ehrenfried Pfeiffer, Harald Kabisch, Maria Thun, Leo Selinger, Friedrich Sattler, Manfred Klett, Eckard v. Wistinghausen, Volkmar Lust ecc. e, in special modo in Francia: Claude Monzies, Xavier Florin e Francois Bouchet. Tra i pionieri, dobbiamo citare, in particolare, l’australiano Alex Podolinsky, al quale l’intero libro è ispirato.
In particolare alcune pagine da lui scritte per i membri dell’associazione biodinamica australiana, sono state tradotte e adattate da Céline e Pierre Masson, fino ad arrivare alla stesura della guida francese. Questo libro riguarda soprattutto le pratiche relative all’impiego dei preparati biodinamici da spruzzo e da cumulo, al compostaggio e all’uso delle diverse tisane ed estratti vegetali, come protettori o stimolanti della vita del suolo e delle piante.
Un capitolo speciale è dedicato alla cura degli alberi in un contesto di arboricoltura aziendale o famigliare. Completano l’opera alcune indicazioni di base per la viticoltura, per le sementi e per la coltivazione dei sovesci. Il modo per ottenere i diversi preparati, le diverse pratiche, le rotazioni, le consociazioni vegetali richiedono tempo per la loro comprensione profonda. Il miglioramento del paesaggio agricolo porta alla creazione di nuovi sottili equilibri nell’azienda agricola.
Lo scopo di questa guida non è quello di creare un documento completo sul metodo dell’agricoltura biodinamica e sui suoi fondamenti, ma di fornire le basi indispensabili per iniziare la pratica.
(Pierre Masson)
Introduzione
Il disciplinare di produzione e di controllo dell’associazione DEMETER Francia precisa nella prefazione alcune indicazioni per illustrare il senso del lavoro in agricoltura biodinamica. Gli sforzi devono portare alla realizzazione di un “organismo agricolo” individuale e inserito nel proprio territorio terrestre e cosmico (terroir), garantendo così la salubrità dei prodotti e l’equilibrio duraturo, nell’ottica della salute della terra, dell’agricoltura e dell’uomo.
In questa prospettiva le seguenti pratiche sono da rispettare al meglio:
• creazione o mantenimento dei cicli delle sostanze e delle forze riguardanti suolo, piante e animali, il più possibile autonomi;
• allevamento di animali che possano vivere ed evolvere conformemente alla propria natura;
• applicazione dei preparati corno letame (500) e corno silice (501) su tutte le superfici accessibili;
• introduzione dei sei preparati nei cumuli aziendali o nelle lettiere degli animali;
• attenzione ai ritmi della natura e del cosmo;
• rinuncia a tutte le produzioni che rompono l’equilibrio aziendale;
• favorire le produzioni che nutrono la diversità dell’azienda agricola, tutelando la complessità del mondo vegetale e animale;
• formazione di un suolo vivo grazie all’attività apportata dall’humus e attraverso una corretta lavorazione della terra.
Affinché l’agricoltura rimanga, nel tempo, vitale, viva e duratura, il suolo deve essere l’oggetto delle nostre attente cure. Si tratta di conservarlo, farlo vivere, rigenerarlo e svilupparlo; questa deve essere una preoccupazione costante. Le piante elaborano la sostanza vivente partendo dal mondo minerale, attraverso il miracolo quotidiano della fotosintesi, grazie all’attività solare e alle forze formatrici dell’universo. Questo si realizza essenzialmente partendo dal diossido di carbonio (CO2) e dall’azoto presente nell’atmosfera e nell’acqua. È la pianta che vivifica il suolo attraverso i propri essudati radicali (rizosfera), queste attività permettono di aumentare il livello dell’humus (microbico) se la vita del suolo è
ben orientata.
È fondamentale ripetere che l’agricoltura biodinamica non può portare a nuove relazioni tra la terra e il cosmo attraverso la pianta se non sono state applicate delle buone e corrette pratiche agronomiche e biologiche quali:
• buona gestione della materia organica e del compost;
• lavorazioni del suolo nel momento giusto e con attrezzi appropriati;
• rotazioni lunghe e diversificate;
• impiego e ricerca di sementi e piante adatte al luogo di coltivazione;
• ricerca di una adeguata copertura vegetale del suolo;
• corretta gestione dei sovesci multiflora e dei pascoli.
Nell’agricoltura biodinamica l’elemento centrale è l’uomo; la qualità del suo sguardo, la sua facoltà di percezione delle situazioni, la sua capacità di formulare un giudizio e di agire di conseguenza, portano all’equilibrio duraturo dell’azienda agricola. Per arrivare a questo, i punti fondamentali da ricercare sono due:
• il coinvolgimento personale nella responsabilità del lavoro dell’azienda agricola;
• l’indispensabile acquisizione di una conoscenza appropriata della vita, del senso del vivente e delle forze che in esso agiscono.
Non bisogna dimenticare che l’obiettivo principale dell’agricoltura biodinamica è la produzione di alimenti di qualità per la nutrizione umana, rispettando al meglio i regni della natura e degli esseri che vivono al suo interno. La terra, l’alimento e l’uomo sono quindi le fondamenta.
L’agricoltura biodinamica implica una dimensione sociale che non può essere ignorata; non si tratta di alimentare la competizione e la concorrenza, ma piuttosto di sviluppare “la fraternità nell’azienda economica”. Questa attitudine si coltiva con la partecipazione attiva agli incontri dei gruppi di lavoro e di riflessione a livello locale, dove normalmente la produzione e la commercializzazione dei prodotti agricoli sono i maggiori argomenti di confronto. Per usare al meglio questa guida pratica è consigliabile che la lettura sia accompagnata dalla partecipazione a seminari di formazione o a giornate introduttive, organizzate dalle locali associazioni di biodinamica, luoghi nei quali si impara a dinamizzare i preparati e a realizzare un compost con persone di consolidata esperienza.
Esistono in ogni regione delle associazioni o dei movimenti che lavorano nell’agricoltura biodinamica; troverete le indicazioni per contattarle alla fine del libro.
Indice completo del libro
Prefazione
Introduzione
CAPITOLO 1
Il Corno Letame (500)
Conservazione
Piccole casse per la conservazione
Casse per grandi quantità di 500 (da 3 a 40 kg)
Uso del 500
Epoca di distribuzione
Condizioni per la distribuzione
Dinamizzazione
App licazione del corno letame
Il corno letame rinforzato (500 ortica)
Il corno letame “preparato” (500P)
A proposito del corno letame
CAPITOLO 2
Il Corno Silice (501)
Conservazione
Impiego del corno silice
Epoca di polverizzazione
Condizioni d’app licazione
Dinamizzazione
App licazione del corno silice
A proposito del corno silice
CAPITOLO 3
Lavorare con i ritmi
CAPITOLO 4
Il cumulo biodinamico (compost)
Scelta del sito per il cumulo
Preparazione dell’area per il cumulo
Scelta del momento
Scelta dei materiali
Mescolamento dei materiali del cumulo
Costruzione del cumulo
I preparati biodinamici per il cumulo
Conservazione dei preparati da cumulo
Inserimento dei preparati nel cumulo
Quantità dei preparati da impiegare
Copertura del cumulo
Rivoltamento del cumulo
Momento dell’utilizzo del compost
Conclusioni
Note a proposito del cumulo
CAPITOLO 5
I diversi compost di letame e gli attivatori per il compostaggio
Il corno letame secondo Maria Thun (CBMT )
Elaborazione
Conservazione
Impiego
Il compost in fossa di betulla (CFB)
Elaborazione
Impiego
Il letame compostato con ortica (LCO )
Elaborazione
Impiego
Attivatori per nuovi cumuli (STARTER )
Note
CAPITOLO 6
I liquami e le lettiere degli animali
Liquami compostati per pascoli, orti e giardini
Impiego dei preparati nelle stalle e negli accumuli di lettiera
CAPITOLO 7
I sovesci
Qualche regola per i sovesci
Esempi pratici
Conclusioni
CAPITOLO 8
Le sementi
Scelta delle sementi
Il bagno delle sementi nei preparati biodinamici
CAPITOLO 9
gli estratti vegetali, le tisane e i decotti
Avvertenza
Generalità
Tisana di ortica
Tisana di salice
Tisana di equiseto e ortica
Tisana di achillea millefoglie
Tisana di achillea millefoglie e ortica
Decotto di corteccia di quercia
Tisana di tarassaco
Tisana di camomilla
Decotto di artemisia
Tisana di rafano
Tisana o decotto o macerato di tanaceto
Tisana di foglie di alberi da frutta
Macerato di foglie di pomodoro
Macerato di foglie di rabarbaro
Tisana di calendula
Tisana di consolida
Tisana di erba cipollina
Estratti a base di aglio e cipolla
Decotti a base di aglio e cipolla
Preparato anticrittogamico semplice
Preparati insetticidi complessi
Estratto di valeriana (preparato 507)
Decotto di equiseto arvense
CAPITOLO 10
macerati vegetali
Macerato di ortica
Macerato di ortica rinforzato (secondo V. Lust)
Macerato di foglie di consolida
Macerato di foglie di felce
Macerato di equiseto arvense
Macerato di erba medica
Macerato di erba cipollina
Macerato BS TONNE (di Bernd Schimmelle)
Tè e macerati di compost
Macerato di infestanti
Estratti di altre piante
CAPITOLO 11
la regolazione dei parassiti e infestanti con i metodi specifici della biodinamica
Infestanti
Parassiti animali e crittogame
La pratica degli incenerimenti
Il momento per gli incenerimenti e il loro spandimento
CAPITOLO 12
Prodotti da usare come stimolanti o regolatori fitosanitari
Argille
Bacillus thurengiensis (Bt) e granulosis virus (CPGV)
Bicarbonato di sodio e di potassio
Oli essenziali
Olio di ginepro rosso
Oli minerali e vegetali
Idrossido di calcio (latte di calce)
Latte e latticello
Lithothamnio
Mycosin® e Mycosin-vin®
Neem (Azadirachta indica)
Ortofosfato di ferro
Permanganato di potassio
Feromoni (confusione sessuale)
Polvere di diatomee
Quassia
Roténone ed estratti del piretro
Sapone molle (o sale di potassio di acidi grassi)
Sale di mare o da cucina (cloruro di sodio)
Sali di rame
Silicato di sodio
Soluzione idroalcolica di propoli
Zolfo e forme combinate di zolfo: NAB, polisolfuro di calcio ecc.
Talco
Terpeni e oli di pino
Thuya D30
Tillecur®
Note generali
CAPITOLO 13
La cura degli alberi da frutta
Consigli per il trapianto
Scelta del luogo
Scelta delle specie e delle varietà fruttifere
Impianto delle siepi e misure ambientali
Generalità sulle radici dei portainnesti
Preparazione dell’impianto
Inerbimento del frutteto
Impianto
Inzaffardatura
Pasta per tronchi e per le ferite da taglio
Alcune ricette pratiche
Pasta liquida per l’irrorazione del frutteto e/o del vigneto
Pasta per tronchi e grandi ferite da taglio
Trattamenti polverulenti
Malattie e problemi particolari
Malattie crittogamiche: generalità
Parassiti animali
Gestione delle avversità climatiche
Gelate
Grandinate
La concimazione in arboricoltura
Il miglioramento del cumulo
Additivi per il cumulo
Calendario delle cure biodinamiche nel frutteto
Il lavoro del suolo nel frutteto
Note
CAPITOLO 14
alcune indicazioni per la gestione della vigna in biodinamica
Indicazione per il primo anno di lavoro
Itinerario possibile per gli anni successivi
Gestione della peronospora e riduzione del dosaggio del rame
Gestione dell’oidio e riduzione del dosaggio di zolfo
Indicazioni per alcune malattie e parassiti
Cimatura e potatura
Pasta per tronchi solida e liquida
Operazioni da considerare dopo una gelata
Gestione delle difficoltà climatiche
Indicazioni pratiche per il lavoro del suolo e dell’inerbimento
Programma di lotta contro le virosi per il reimpianto del vigneto
Osservazioni a proposito della viticoltura attuale
Conclusioni sulla gestione del vigneto
CONCLUSIONI
INDIRIZZI UTILI
BIBLIOGRAFIA