Eliminare le muffe in modo naturale
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Agostina
• Risponde Roberto Mosca, esperto di pitture naturali – roberto@springcolor.it
Cara Agostina,
innanzitutto parto dalle maniere non ecologiche di combattere le muffe. Non ti consiglio di usare varichine, candeggine, acidi cloridrici né i detergenti antimuffa a spruzzo, poiché normalmente sono tossici per chi li usa, a meno che non siano detergenti naturali ai fenoli vegetali, con la composizione completa degli ingredienti in etichetta.
A livello fai da te, funzionano soda caustica (carbonato di sodio), alcol etilico (e altri alcol come il peracetico, però più difficili a reperire) e acqua ossigenata. C’è da dire tuttavia che non tutti i ceppi delle muffe sono uguali: alcuni sono più resistenti agli acidi e altri agli alcali, per cui si è visto che ad ogni passata di antimuffa una certa percentuale di batteri rimane in vita (mediamente ci vogliono addirittura sedici passate di acido cloridrico per sgominare il 100% delle muffe).
È evidente che ogni battericida può essere pericoloso per chi lo usa, in particolare bisogna fare attenzione agli occhi e alle mani. In più c’è da considerare che un acido o un alcale forte possono macchiare o corrodere la pittura, già comunque mangiata dalle muffe che si nutrono delle sue parti organiche, dopo aver bevuto l’acqua della condensa che normalmente si forma negli angoli o nei punti con più ponte termico. Se la pittura è bianca ti consiglio di passare acqua ossigenata a 130 volumi (si trova in ferramenta o in certi colorifici) direttamente sulle muffe con la spugna, proteggendoti le mani con guanti di plastica e gli occhi con occhiali da lavoro poiché è molto corrosiva. L’acqua ossigenata funziona bene anche se diluita con acqua normale e non crea esalazioni particolari. Se la pittura è colorata e non vuoi creare macchie, sarebbe meglio usare un detergente naturale ai fenoli vegetali (olio di rosmarino, di timo, di garofano) o al limite il più blando alcol etilico (almeno 94-96°).
Lascerei perdere la soda, perché è un sale che a lungo termine può rimanere in parete, creando altri problemi. Se hai qualche altra domanda scrivici ancora.
Lettera tratta dalla rubrica “Terra Nuova dei Lettori” numero cartaceo di Terra Nuova – Aprile 2011 disponibile anche nella versione eBook.