Sommario n. 258 – Febbraio 2011
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ESPERIENZE – Io mi (s)bilancio!
NUOVI PARADIGMI – Rifkin, il guru dell’energia condivisa
ECOTURISMO – Borneo: il respiro della foresta
VEGETARIANI.IT – L’herpes si cura a tavola
CONSUMO CRITICO – Guida sostenibile per la scelta della carta per uso domestico
MAMMA E BAMBINO – Gravidanza: con pazienza o da pazienti?
EQUO E SOLIDALE – Il commerci equo nel libero mercato
RIMEDI NATURALI – Uncaria: l’unghia di gatto
SALUTE NATURALE – Curarsi con il Qi Gong
ALIMENTAZIONE NATURALE – Chi dimagrisce piano, dimagrisce sano
4 ANDAR PER CAMPI E BOSCHI
Il risveglio dei semi
di Ferdinando Alaimo
PAROLE CONTADINE
Tempo di lavorare la terra
di Pietro Pinti
5 NELL’ORTO A FEBBRAIO
Febbraio, il sole in ogni ombraio
di Enrico Accorsi e Francesco Beldì
6 BIONEWS
a cura di Gabriele Bindi
Il biologico è più sicuro e controllato
8 DALLA PARTE DEI CONSUMATORI
CONSIGLI PER I NON ACQUISTI
Cianfrusaglie di carnevale
di Silvia Ricci
OPINIONI DI UN VEGAN
Il momento giusto
di Troglodita Tribe
ECOLOGIA INFORMATICA
Come scegliere il giusto antivirus?
di Andrea Grossi
ATTUALITA’
10 INCHIESTA
No agli ogm: le Regioni ci mettono la faccia
DI Alexis Myriel
16 SPAZIO AVI – VEGETARIANI.IT
L’herpes si cura a tavola
di Giuliana Lomazzi
La forza di un ideale
di Vanessa Sartori
22 CUCINA NATURALE
Abbinamenti insoliti
di Alice Savorelli
34 ESPERIENZE
Io mi (s)bilancio!
DI Carolina Caracciolo
40 ECOTURISMO
Borneo: il respiro della foresta
DI Maria Teresa de Carolis
44 NUOVI PARADIGMI
Rifkin, il guru dell’energia condivisa
di Eduardo Montoya e Mimmo Tringale
48 IL LAVORO VERDE DEL MESE
Operatore di agriscuole
di Elena Rocca
L’ALMANACCO DI TERRA NUOVA
RETE SEMI RURALI
La famiglia delle solanacee
IL RICETTARIO DI TERRA NUOVA
Le ricette da ritagliare e conservare! Seconda sezione: creme e vellutate
di Alice Savorelli
54 EQUO E SOLIDALE
Il commercio equo nel libero mercato
di Gabriele Bindi
56 REPORTAGE A FUMETTI
Ippoasi: la Fattoria della Pace
di Andrea Malgeri
60 CONSUMO CRITICO
Il Pianeta a rotoli
di Beatrice Salvemini
IN PIU’: mini-guida da stampare ritagliare per scelte consapevoli
64 MAMMA E BAMBINO
Gravidanza: con pazienza o da pazienti?
di Luisa Ferrari
69 RIMEDI NATURALI
Uncaria: l’unghia di gatto
di Silvia Moro
71 PAGINE VERDI
72 SALUTE NATURALE
Curarsi con il Qi Gong
di Dario Scacciavento
76 ALIMENTAZIONE NATURALE
Chi dimagrisce piano, dimagrisce sano
di Paolo Giordo
Riprendiamoci lo sport
di Giuseppe Belleri
DAL PARRUCCHIERE
Tintura con mallo di noce
di Maria Caggiula
FA BENE O FA MALE?
Una tazza calda di erba mate
COMMENTI
Auto elettriche: un problema di fondo
96 I libri di Terra Nuova Edizioni
98 SEGNALIBRO
Piccole magie di pasticceria naturale
a cura di Federica Del Guerra
100SPUNTI DI VISTA
Impronte e incontri
di Troglodita Tribe
EDITORIALE di Mimmo Tringale
Coscienza biosferica
La storia, in questo caso si potrebbe dire il Pianeta o meglio ancora Gaia, si prende spesso beffa dell’imbecillità di noi esseri umani, afflitti come siamo dalla «sindrome di Nimby» (not in my back yard), ovvero «sì alle peggiori porcherie, purché non si facciano nel mio giardino».
Alla stessa stregua degli abitanti delle città medievali che erano soliti rovesciare fuori dalla finestra i propri liquami, fino a che la peste non fece capire loro che era più conveniente escogitare un sistema più intelligente, ci siamo illusi per troppo tempo che i prodotti tossici rilasciati nell’ambiente finissero in una terra di nessuno, lontano dai nostri occhi e dai nostri polmoni. Purtroppo così non è. Sappiamo tutti che viviamo in un Pianeta finito.
Come ha dimostrato il disastro di Chernobyl, l’inquinamento non conosce barriere nazionali, segue le vie del vento o delle correnti marine. Ecco perché non ha più senso pensare a politiche ecologiche regionali o nazionali. I cambiamenti climatici causati dall’effetto serra ci costringono a riconoscere una verità molto banale, forse per qualcuno scomoda: facciamo parte tutti di un’unica famiglia. La biosfera che ci sovrasta, dalla cui integrità dipende la vita di tutti gli esseri viventi sul Pianeta, non conosce confini. Anche coloro che sono animati dallo spirito più localistico e nazionalistico oggi sono costretti a passare a una visione più allargata e profonda della realtà per trovare soluzioni efficaci.
Come afferma Jeremy Rifkin nell’intervista pubblicata a pag. 44, la dimensione inevitabilmente globale delle azioni che l’umanità svolge nei confronti dell’ambiente ci obbliga a sviluppare «un senso collettivo di affiliazione con l’intera biosfera». Siamo tutti interconnessi e interdipendenti, come non si stanca mai di ricordarci il maestro zen Thich Nhat Hanh: l’unica opzione possibile è una soluzione che tenga conto di questo inter-essere. Solo questo potrà assicurare un futuro al Pianeta. È tempo di sviluppare una consapevolezza e una coscienza biosferica. Chissà se saranno proprio le nevicate fuori stagione, gli uragani fuori zona e le piogge torrenziali impreviste a convincerci di questo!