Astragalo: la pianta dell’Imperatore Rosso
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Chiamato Divino Agricoltore, si narra che fu lui ad insegnare al popolo l’arte dell’agricoltura, la costruzione dell’aratro e la conoscenza di numerose piante medicinali. All’Imperatore Rosso, infatti, è attribuito uno dei quattro testi fondamentali di tutta la MTC, che riguarda appunto la farmacologia: lo Shen Nong Ben Cao Jin, il Classico di Materia Medica del Divino Agricoltore1. In questo testo, che in realtà è stato scritto durante la dinastia Han (206-220 a.C.) da autori sconosciuti, sono descritti 365 rimedi naturali. Tra le piante trattate, un posto di rilievo lo occupa proprio l’Astragalo.
Il suo nome cinese, Huang Qi, significa «energia gialla», in riferimento alla sua azione tonica su tutto l’organismo e in particolare al legame con la Milza che, nella tradizione cinese, è associata al colore giallo. Annoverato tra i rimedi cosiddetti «superiori», è sempre stato utilizzato per la sua grande maneggevolezza e capacità di rinvigorire tutto l’organismo. Secondo la MTC l’Astragalo tonifica la wei-qi, ossia l’energia difensiva. Questa nasce come quintessenza dell’elaborazione dei cibi da parte di Milza e Stomaco; circola in superficie, è un’energia dinamica che difende l’organismo dagli attacchi esterni. Ha il compito di mantenere in equilibrio la temperatura corporea e di regolare la sudorazione; inoltre, svolge un ruolo importante per l’equilibrio del ritmo sonno-veglia…
Sempre nell’articolo:
>> I costituenti principali
>> Le indicazioni d’uso
>> Cosa si trova sul mercato?
>> Le controindicazioni
>> Box: Posologia di utilizzo
Decotto; Tintura idroalcolica; Estratto fluido; Estratto secco.
La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero cartaceo Ottobre 2010 di Terra Nuova o come eBook.
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