La semina del grano Korasan
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sono Cristina Griva, studentessa universitaria.Le scrivo perché sto conducendo una ricerca sul Grano Korasan, sul quale lei ha scritto un articolo.
letto altri documenti oltre al suo, ma in nessuno sono riuscita a
trovare notizie riguardo il periodo di semina di questo cereale. In
alcuni casi si parla del clima che richiede, in altri del tipo di suolo
ottimale per tale coltura, ma nessuno parla in modo esplicito della
stagione in cui si deve procedere alla semina.
Altro quesito che vorrei porle riguarda le sementi che si possono
trovare in commercio: ho appreso che il nome Kamut è un marchio
commerciale, mentre il nome comune del cereale è Grano Korasan. Dal suo
articolo vedo che il nome botanico è Triticum turgidum, mentre la “sigla
commerciale” che identifica la semente distribuita dalla kamut
Enterprises è QK-77. Potrei chiederle un chiarimento a riguardo di
queste differenti appellazioni? Si tratta dello stesso identico cereale,
indicato con nomi differenti, o ci sono varietà e/o selezioni
differenti? Se io volessi procurarmi della semente, sotto quale nome
dovrei cercarla?
Ho già scritto alla Kamut Enterprises of Europe, parlando con il signor
Gerald Cartaud, ma non ho ancora ottenuto i chiarimenti che cercavo.
La ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrà dedicarmi, invitandola
a includere nella sua risposta ogni particolare che ritenga possa
essere utile ai fini della mia ricerca sugli aspetti botanici e
agronomici del grano Korasan.
Porgo cordiali saluti, Cristina.
Buongiorno signora Cristina,
insieme con Lei scrivo alla dott. Orana Porfiri che, ben più esperta di
me in questa materia, se vorrà potrà integrare la mia risposta.
Il nome completo del Khorasan – anche Grano (o Frumento) Orientale – è
Triticum turgidum spp. turanicum, per distinguerlo da altri frumenti
della specie T. turgidum (come “durum”, “polonicum”, “dicoccum” ecc.).
QK-77 è il titolo con il quale negli U.S.A. è stata registrata una
varietà (probabilmente si tratta di una linea pura omozigote) di
turanicum.
E’ un frumento invernale (quindi si semina in autunno e si raccoglie
all’inizio dell’estate); non conosco varietà primaverili (con semina
all’inizio della primavera), ma non potrei escludere che possano
esistere.
In alcune regioni italiane (Marche – Abruzzo/Molise – Lucania –
Irpinia), il turanicum era noto sotto il nome comune di Saragolla: in
questo caso probabilmente si trattava non di linee pure ma di differenti
popolazioni interne alla sottospecie turanicum.
Non ho informazioni sulla conservazione di accessioni di
turanicum nelle banche del seme (banche del germoplasma o genebanks), ma
può provare a cercarlo esattamente così: Triticum turgidum L. subsp.
turanicum (Jakubz.).
Altrimenti un modo semplice per avere disponibile un poco di seme è
acquistare grani interi delle espressioni di turanicum attualmente in
commercio. Ne conosco tre: una commercializzata dall’azienda Torre
Colombaia (Marche) e denominata con il nome ammiccante di “Grano del
Faraone”, un’altra è commercializzata dall’azienda Montebello (Marche) e
denominata “Graziella Ra”, la terza è quella denominata con il nome
commerciale di “Kamut”.
Provi a cercare i nomi di frumenti e aziende che legge su questa nota in
un motore di ricerca per internet e ricaverà ancora molte informazioni.
Attraverso internet – se già non Le sono chiari – potrà anche
approfondire i significati di “specie”, “sottospecie”, “varietà”,
“popolazione”, “linea pura”, “accessione”.
Buon studio!
Massimio Angelini