Vincere la calura estiva
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Con il caldo e il sole cresce il desiderio di cibi e bevande fresche: insalate, piatti freddi, gelati, cocomero ghiacciato, succhi, centrifugati, frutta, vino bianco fresco, birre gelate e bevande gassate. Tutti alimenti che danno la sensazione di refrigerare l’organismo e di facilitare la digestione.
Ma è proprio vero?
Proviamo a descrivere per sommi capi la fisiologia della digestione.
La prima parte del processo può essere paragonata ad una vera e propria cottura: lo stomaco è come una pentola con una temperatura d’esercizio costante, al cui interno, con l’aiuto dei succhi gastrici ed altri enzimi prodotti da vari organi, viene «cotto» il cibo che è così trasformato in un prodotto omogeneo tiepido e di consistenza liquida, questo per renderlo più facilmente assimilabile dall’intestino tenue, dove si completano i processi digestivi ed hanno luogo quelli di assorbimento.
Mangiare e bere freddo
Abbiamo già visto nel numero di giugno di Aam Terra Nuova (Equilibrio in cucina, pag. 12-15) che 37-38 °C, denominata «costante termica», è la temperatura necessaria per il corretto svolgimento delle funzioni vitali e metaboliche. Avete mai osservato cosa accade quando si aggiunge dell’acqua fredda in una pentola d’acqua che bolle? La cottura s’interrompe improvvisamente ed è necessario aumentare il calore per riprendere l’ebollizione.
Allo stesso modo, quando assumiamo bevande e cibi freddi, si raffredda il processo digestivo che, a seconda dei casi, rallenta o arresta la propria attività. Successivamente, l’organismo riporta i valori termici secondo la costante termica, ma si tratta di un processo che richiede un grande dispendio di energia. A svolgere la funzione di riscaldamento è la milza, sostenuta dai reni, che invece funge da magazzino dell’energia vitale….
Sempre nell’articolo:
>> Mangiare crudo
>> La giusta cottura degli alimenti
>> Frigo? No grazie
>> L’importanza della masticazione
>> Esposizione al sole e digestione
>> Le ricette nell’articolo:
– Salsa tattica
– Vinaigrette alle alghe
– Vinaigrette alla menta
– Pere affogate
La versione completa dell’articolo è disponibile nel numero arretrato di Terra Nuova Luglio-Agosto 2004.
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