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La scoperta dell’agriasilo

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La rapida diffusione degli agrisilo è dimostrata dalle quasi cento iniziative in cantiere, molte delle quali si sono già trasformate in realtà, promosse in varie regioni, soprattutto Veneto, Piemonte, Trentino e Friuli. Anche il gioco si fa più naturale.
Secondo la Coldiretti al fenomeno agriasilo sono interessate le campagne come le zone limitrofe alle città con progetti che coinvolgono pure le grandi metropoli. Contribuiscono a risolvere il problema della carenza delle strutture esistenti nonché del basso livello di soddisfazione che una famiglia su due (51 per cento) ha dichiarato nei confronti dell’offerta attuale di nidi o scuole materne.
Le opportunità didattiche degli agriasilo variano naturalmente dall’attività produttiva dell’azienda in cui ci si trova; ad esempio, dove si produce grano si può imparare a fare il pane, ma anche disegni con i chicchi, dove si coltivano verdure si possono predisporre dei piccoli orti “autogestiti” per stimolare la manualità dei bambini, dove ci sono animali di allevamenti si può imparare a riconoscere i loro versi e molte altre innumerevoli possibilità di confronto con il mondo reale.
La possibilità di accedere ai servizi degli agriasilo è prevista – continua la Coldiretti – anche per tempi piu’ brevi rispetto alla frequenza scolastica grazie al fatto che alcune strutture si sono organizzate per ospitare feste di compleanno nel segno della campagna o anche servizi di baby parking per bambini che vanno dai 13 mesi ai 6 anni di età per un tempo massimo di permanenza che non puo’ essere superiore alle sei ore giornaliere.
Il metodo educativo negli agriasilo prevede l’avvicinamento dei bambini ad un ambiente agricolo, in forma innovativa e alternativa rispetto all’offerta educativa tipica. Tutto questo grazie anche ai laboratori didattici innovativi quali: la realizzazione di Nella la coccinella ottenuta da una mela, oppure il cavallo Lallo, realizzato da materiale di recupero, così come la preparazione di mangiatoie per uccelli ottenute da bottiglie di plastica riciclate o le noci utilizzate per fare piccole barchette galleggianti. Le esperienze che possono offrire gli agriasilo sono molteplici, dall’aromaterapia alla fitoterapia, dal teatro nella natura fino all’agriludoteca. Se il metodo migliore per acquisire conoscenze teoriche è quello di fare esperienze pratiche, l’agriasilo – sostiene la Coldiretti – si avvantaggia del legame con il mondo rurale, un mondo organizzato sull’arte del fare e sull’uso delle mani.
I GIOCHI IN CAMPAGNA PER I BAMBINI: esempi utili
•  Con frutta e verdura: disegnano usando colori ricavati dalle bucce e dalla polpa degli ortaggi; seminano l’orto; imparano a riconoscere le piante aromatiche toccandole e annusandole;
•  Con l’uva: costruiscono un grappolo utilizzando il sughero; pigiano le uve per far uscire il mosto;
•  Con grano e altri cereali: preparano i panini, li fanno cuocere e li riportano a casa; costruiscono strumenti musicali utilizzando i diversi semi;
•  Con il miele: imitano il lavoro delle api realizzando palline di polline di diverso materiale; preparano dolci a base di miele;
•  Con gli animali: scoprono cosa mangiano i vari animali, portano loro il cibo e danno il latte col biberon ai vitellini; imparano a riconoscere e imitare i versi degli animali;
•  La volpe e le galline: un bimbo fa la volpe e gli altri le galline. Quando queste escono dal recinto la volpe deve riuscire a toccarne una. Se ce la fa la gallina “catturata” diviene volpe a sua volta e il gioco ricomincia;
•  Vola vola la piuma: l’educatore lancia in aria due piume e i bambini, divisi in due squadre, devono cercare soffiando di impedire che la piuma cada a terra;
•  Il gioco dei girasoli: i bambini disegnano un grande sole di cartone e si rannicchiano poi a terra imitando i girasoli. Quando il sole viene sollevato dall’educatore i bambini si alzano seguendone il movimento. 

Fonte: Coldiretti

PER SAPERNE DI PIÙ

Cosa sono gli agrinidi? Cos’è un asilo nel bosco? Come realizzare percorsi di educazione per l’infanzia nella natura? Come coniugare la propria professione di educatore, psicologo, contadino con l’educazione dei più piccoli in aziende agricole? Il libro offre risposte a queste domande a partire dalle esperienze degli autori, impegnati in prima persona nell’organizzazione e diffusione di progetti di natura educante.
Scopriremo che la rivoluzione educativa costituita da agrinidi e agriasili, asili nel bosco e aule di campagna è già in atto e conta svariate esperienze in tutta Italia, talvolta anche in città.
Una guida pratica rivolta a genitori, educatori e agricoltori, che fornisce istruzioni dettagliate ed esempi concreti a chi vorrebbe inserire nella propria azienda agricola un agrinido o agriasilo oppure aprire un asilo nel bosco.
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Grazie alla grande ricchezza di stimoli e sensazioni, essere educati nella natura è fonte di innumerevoli benefici per i bambini, sia dal punto di vista fisico che dello sviluppo cognitivo e psicologico.
L’autrice, tra le fondatrici di uno dei primi asili nel bosco in Italia, illustra in modo semplice i principi della pedagogia del bosco e gli aspetti pratici della vita in natura: l’educazione “con” e “al rischio”; l’abbigliamento più idoneo per il caldo e per il freddo; i suggerimenti per allestire un campo base; il gioco spontaneo; il ruolo degli adulti e le interazioni tra bambini. Ogni capitolo si conclude con alcune domande che aiutano chi legge a riflettere sull’esperienza e a raggiungere una maggiore consapevolezza.
Il volume fornisce anche un prezioso inquadramento storico delle esperienze di educazione in natura e un confronto con le realtà di altri paesi per meglio comprendere le caratteristiche peculiari della pedagogia nel bosco, approfondirne il senso e riflettere sulla sua messa in pratica.

In queste pagine, il lettore trova gli elementi pratici e teorici per realizzare con successo un progetto di libera immersione nel selvatico sul modello dell’asilo nel bosco o, più semplicemente, per godere in modo più consapevole dei vantaggi che si possono ottenere trascorrendo del tempo in natura con i propri bambini.

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