Terapia chelante
homepage h2
Grazie, Sandra
Risponde il dottor Paolo Giordo, medico neurologo, omeopata, nutrizionista.
La terapia chelante rappresenta oggi una risposta valida sia all’intossicazione, spesso silente, da metalli pesanti, sia all’aumento dello stress ossidativo a cui il nostro organismo è continuamente sottoposto. In molte malattie croniche e/o autoimmuni può essere di grande aiuto in quanto il suddetto stress ossidativo ne riveste una causa importante. Nel protocollo della SITEC della quale faccio parte, oltre al prodotto chelante (EDTA) si trovano comunque importanti miscele di antiossidanti, disintossicanti e immunomodulanti naturali, che ne completano e potenziano l’azione. In questi ultimi anni, a questo proposito, sto curando con questa terapia molti pazienti affetti da sclerosi multipla, che notoriamente è una malattia degenerativa autoimmune, con buon successo. Inoltre un altro settore di efficacia della TC sono i disturbi vascolari di ogni tipo (arteriopatie, cardiopatie, cerebrovasculopatie, retinopatie ecc.). La forma migliore di somministrazione è mediante flebo endovena. Sono disponibile per ulteriori informazioni.