Sindrome premestruale: il rimedio più efficace è esserne consapevoli
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Sindrome premestruale: il rimedio più efficace è esserne consapevoli
L’errore da non commettere è quello di considerare e associare il ciclo esclusivamente ad una condizione di sofferenza che obbligatoriamente ci farà compagnia una volta al mese e della quale dobbiamo farci una ragione. Stare male e sentire dentro di sé un disagio fisico e psicologico non rappresenta infatti la situazione di normalità, come comunemente viene interpretata la famosa «settimana no» delle donne.
Il termine Sindrome premestruale (SPM) descrive tutti i sintomi che si verificano tra l’ovulazione e l’inizio del ciclo. Ne esistono oltre centocinquanta suddivisi in fisici e psicologici, dalla voglia di cibo all’ipersensibilità del seno, dai mal di testa all’irritabilità con sbalzi di umore, e persino crisi di pianto.
La buona abitudine di tenere un diario mestruale non solo aiuta la donna a monitorare l’attività mensile delle ovaie e i sintomi che la caratterizzano, ma evita di cadere nell’errore di affidarsi con troppa semplicità ad un approccio medicamentoso convenzionale, ovvero alla classica pasticca cura tutto, che in realtà funge esclusivamente da panacea temporanea, che provoca a lungo andare effetti collaterali dannosi.
Innanzitutto considerate i tre sintomi che vi colpiscono maggiormente, oppure provocano il disagio e gli inconvenienti maggiori. Ad esempio emicrania, fame ansiosa, ritenzione idrica. Assegnate ad ognuno di essi una lettera: E = emicrania, F = fame ansiosa, R = ritenzione idrica. Nel compilare il vostro diario userete le lettere maiuscole solo quando i sintomi sono gravi e le lettere minuscole quando invece i sintomi sono più leggeri. Alla fine di ogni giornata elencherete nella vostra tabella i sintomi che avete provato quel giorno e in quale intensità. Potranno anche verificarsi dei giorni dove non avrete segnato alcun malessere.
Sarà necessario, al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni sul vostro mestruo, annotare anche sensazioni, emozioni, sogni, sessualità, espressione esteriore e livello di energia nel vostro diario. Le annotazioni sono fondamentali per un riscontro continuo e il più specifico possibile, allo scopo di mantenervi maggiormente in contatto con il vostro ciclo e con le varie fasi che lo caratterizzano e che cambiano il vostro modo di essere. Oltre infatti a notare la ricorrenza
dei cambiamenti fisici nei mesi, noterete delle fasi ricorrenti anche per quanto riguarda le energie emotive, creative ed emozionali, magari fino ad ora sottovalutate e che invece rappresentano un vostro essere ricorrente e particolare e possono aiutarvi nel vostro percorso di comprensione e guarigione da un determinato sintomo.
Il modo più facile e più efficace di assumere dei rimedi fitoterapici è sotto forma di tintura, usandone circa 5 ml (un cucchiaino) tre volte al giorno in un pò d’acqua. Procuratevi delle tinture prodotte con erbe coltivate biologicamente, che non contengono pesticidi né alcun altro tipo di ingredienti tossici.
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Per ripristinare l’equilibrio ormonale
Nella cura della SPM quest’erba è la più importante. L’agnocasto aiuta a riequilibrare gli ormoni sessuali agendo sulla ghiandola pituitaria: riduce l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e fa aumentare la produzione dell’ormone luteinizzante (LH), il quale poi aiuta a riequilibrare la quantità di estrogeno rispetto al progesterone. È efficace anche contro la ritenzione idrica e può avere un effetto benefico sulla tiroide.
Erba di uso comune nella cura dei problemi del sistema riproduttivo femminile ed è conosciuta anche come il «ginseng femminile». Indicata per donne che soffrono di dolori e crampi premestruali, aiuta anche a regolare i livelli di glicemia di vitale importanza per curare la SPM.
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Per la ritenzione idrica
È un diuretico naturale che permette di rilasciare i liquidi senza che l’organismo perda elementi nutritivi essenziali. Contiene più vitamine e minerali di qualsiasi altra erba ed è una delle migliori fonti di potassio. Aiuta anche la funzionalità epatica e può essere utile per una disintossicazione generale e per l’eliminazione degli ormoni.
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Per il fegato
Erba eccellente per il fegato, già utilizzata nell’antica Roma. I semi della pianta hanno effetto terapeutico antiossidante e contengono inoltre il 60% di acido linolenico, un acido grasso essenziale che è di grande importanza per prevenire le voglie di cibi dolci e l’aumento di appetito.
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Contro la depressione
Usato da secoli, l’iperico cresce in Europa, Asia e America. Classificato come «erbaccia», ha fiori gialli e piccole macchioline rosse sui petali che contengono l’ipericina, un composto al quale è stato riconosciuto un effetto antidepressivo. Al contempo è un valido rimedio per il sistema nervoso, in grado di scaricare la tensione e l’ansia. Ha inoltre proprietà diuretiche, utili nella cura dei sintomi di ritenzione idrica della SPM.
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Contro lo stress
Particolarmente utile dopo un periodo di forte affaticamento mentale o fisico, aiuta inoltre a rafforzare il sistema immunitario. Dà una spinta al metabolismo dei carboidrati e perciò ha effetti benefici sulle fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue, alleviando quindi i sintomi premestruali caratterizzati da voglie di zucchero, cioccolato o cibi calorici in generale.
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Contro le «voglie»
La garcinia contiene acido idrossi-citrico (HCA) che è collegato all’acido citrico presente negli agrumi. L’HCA spinge l’organismo ad usare i carboidrati come energia, invece di lasciarli depositare come grassi. Un valido rimedio per tenere quindi a freno l’appetito e per ridurre la quantità di cibo ingerito. Inibisce anche la formazione di grassi e di colesterolo.