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Rimedi floreali e depurazione

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Primavera: il periodo migliore per disintossicarsi sul piano fisico e mentale.
Ci sono momenti nell’ambito della vita personale e dell’esistenza cosmica, in cui è necessario valorizzare le forze e le operatività costruttive; altre volte invece s’impone l’eliminazione e la demolizione.
Nel corso dell’anno solare l’avvicinarsi della Primavera segnala un tempo di rigenerazione, in cui è utile essere consapevoli della necessità di abbandonare vecchi fardelli, ovvero la vecchia pelle, proprio come accade al serpente.

Ci sono segni, avvisaglie, sintomi, che possiamo leggere in tal direzione?
In uno stile di vita come il nostro, attualmente congestionato e intasato ad ogni livello, la nostra personale identità, a condizione di vita che interpretiamo, grida l’urgenza di sgravarsi e liberarsi.
Ne sono testimonianza le malattie cardiocircolatorie e del ricambio, che costituiscono la percentuale più alta tra le patologie. Esse, come è facile comprendere, indicano una reale aggravata difficoltà dell’energia personale e collettiva ad evolversi fluidamente.
Tutto questo perché siamo protesi ad accumulare, mentre cerchiamo in ogni modo di evitare la dispersione e la selezione, restando perlopiù penosamente attaccati a ciò che siamo. L’educazione millenaria al dualismo manicheo ci fa considerare negativamente una direzione di forza – quella distruttiva – anche se in sé non è negativa, e nemmeno positiva: è solo un elemento portante dell’Ordine dell’Universo.

Comprendere i segnali
Se siamo inappetenti, o magari mangiamo di continuo nervosamente, allora si richiede eliminazione. Così pure se la nostra mente è agitata e confusa.

>> Ci capita di pulire continuamente i luoghi in cui viviamo? Soffriamo di eruzioni cutanee? Non ci sentiamo mai abbastanza puliti? Diffidiamo della pulizia altrui?

>> Capita talvolta che abbiamo repulsione, o addirittura nausea? Rifuggiamo
il contatto fisico e il sesso? Ci pare di portar dentro qualcosa di nocivo?

>> Avvertiamo il peso, dentro, che ci impedisce di procedere? Sentiamo spesso il bisogno di evacuare?

Ebbene, queste, ed altre consimili, sono segnalazioni chiare del bisogno di alleggerirci, eliminando. Può capitare di sentirci inadeguati e sempre pronti a giudicarci severamente, pronti a cogliere con sconsolata asprezza solo ciò che non ci soddisfa di noi stessi. Anche in questo caso occorre liberarsi da vecchie scorie.

Come procedere?
Innanzi tutto diminuiamo il cibo quotidiano e l’uso del sale, per favorire un rilassamento profondo, condizione primaria, affinché le scorie trovino una via d’uscita (il sale in eccesso stringe e trattiene). Sarà altrettanto fondamentale fare passeggiate in luoghi verdi, senza altro scopo che il passeggiare; inoltre dormire profondamente durante la notte.

Curarsi con i fiori di Bach

>> Crab Apple. Usualmente piantato negli orti per liberarli da parassiti e insetti nocivi, il melo inselvatichito diventa malridotto nella corteccia, nelle foglie e addirittura nei frutti dove si trova sovente il classico «verme». Crab Apple esprime resistenza e sopravvivenza rispetto ad agenti esterni. Dona senso di sazietà, pulisce fegato e sangue, fortifica il sistema immunitario. Sul piano psichico ci rende più familiare e tollerabile l’aspetto materiale e organico dell’esistenza.

>> Pine. Scioglie i nostri blocchi e permette l’eliminazione; non per niente contiene trementina che è
potente solvente, lungamente sperimentato.

>> Rock Water. Essendo acqua sorgiva, è lavacro liberatorio per eccellenza, e libera il piano mentale da idee sclerotizzate e pregiudizi.

>> Dandelion (italiano e californiano).

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