Dibattito: “No pesticidi, Sì biologico: l’agricoltura libera da pesticidi per la tutela della salute e dell’ambiente”
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Quando
Sabato 23 Settembre 2023
Dove
Festa del Bio, Palazzo Re Enzo, Piazza Nettuno, Bologna
“No pesticidi, SI biologico: L’agricoltura libera da pesticidi per la tutela della salute e dell’ambiente” è il titolo del dibattito a cura della Coalizione #CambiamoAgricoltura per informare e sensibilizzare il pubblico della Festa del Bio sull’importanza di tutelare la salute delle persone e dell’ambiente eliminando l’uso delle sostanze chimiche di sintesi in agricoltura. L’appuntamento è alle 14.45, nell’ambito della Festa del Bio a Bologna al Palazzo Re Enzo, Piazza Nettuno 1.
In questo Talk saranno presentati gli obiettivi del Regolamento europeo pesticidi – SUR – fondamentale per la transizione agroecologica della nostra agricoltura, con interventi di Piotr Medrzyeki, ricercatore CREA; Fiorella Belpoggi, Direttrice emerita dell’Istituto Ramazzini di Bologna e membro del Comitato scientifico ISDE; Angelo Gentili, Responsabile agricoltura Legambiente; Carlo Jacomini di ISPRA; Franco Ferroni, WWF Italia e coordinatore Coalizione Cambiamo Agricoltura; moderati da Nicholas Bawtree, Direttore responsabile della rivista Terra Nuova.
«L’approvazione del Regolamento UE sull’uso dei prodotti fitosanitari – SUR – presentato dalla Commissione UE il 22 giugno 2022, che modifica il Regolamento (UE) 2021/2115, sarà una tappa fondamentale del Green Deal europeo, strumento indispensabile per l’attuazione delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”. Il Regolamento SUR indica gli obiettivi di riduzione dei pesticidi entro il 2030, l’uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici a livello di ogni singolo Stato membro e a livello dell’Unione; insieme a norme più efficaci per la difesa integrata e alternative ai pesticidi chimici – spiegano i promotori dell’evento – Ogni Stato membro della UE avrà un proprio obiettivo nazionale di riduzione dei pesticidi secondo i valori calcolati dalla Commissione europea. Nel caso dell’Italia entro il 2030 la riduzione dovrebbe essere del 62% per il consumo totale dei prodotti fitosanitari e del 54% quella del consumo delle sostanze più pericolose, rispetto alla media che è stata determinata nel triennio 2015-2017. Il Regolamento SUR prevede inoltre il divieto di utilizzo dei pesticidi in tutti i territori sensibili come le aree naturali protette, i siti della rete Natura 2000 e le aree dove è stata accertata la presenza di insetti impollinatori a rischio estinzione».
«La proposta di Regolamento SUR prevede la realizzazione di Piani d’azione nazionali (PAN) che contengano informazioni sugli obiettivi di riduzione nazionale per il 2030, sulle misure nazionali per incoraggiare l’uso di metodi non chimici da parte degli agricoltori attraverso incentivi finanziari, le misure previste e adottate per sostenere, o garantire, attraverso obblighi vincolanti, l’innovazione, la messa a punto e l’uso di metodi di controllo non chimico delle specie nocive e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in linea con i principi della difesa integrata – prosegue la Coalizione – In Italia l’ultimo PAN è scaduto dal febbraio 2019 e siamo in attesa del nuovo Piano che dovrà comunque essere aggiornato dopo l’approvazione del Regolamento SUR. La sorte di questo importante Regolamento sarà decisa nei prossimi due mesi con la discussione nel Parlamento europeo; il voto in plenaria è previsto per le riunioni dal 20 al 23 novembre. Le Associazioni agricole e l’industria dei pesticidi stanno cercando di ostacolare con ogni mezzo l’approvazione del Regolamento SUR, che renderebbe vincolanti per gli Stati membri gli obiettivi delle Strategie del Green Deal, sostenuto invece dalle Associazioni ambientaliste e del biologico forti dell’iniziativa dei cittadini europei ICE “Salviamo api e agricoltori” che ha raccolto oltre 1,1 milioni di firme per chiedere provvedimenti concreti ed efficaci per la riduzione dell’uso dei pesticidi e la promozione del biologico. L’agricoltura biologica è, infatti, oggi, il modello di produzione che non solo elimina gran parte degli impatti negativi dell’agricoltura convenzionale sull’ambiente ma produce e mantiene servizi ecosistemici fondamentali per tutta l’economia, come nel caso dell’impollinazione, dell’aumento della biodiversità e fertilità del suolo, della disponibilità di acqua potabile, della riduzione delle emissioni dei gas climalteranti».
«I veri arbitri della sfida per la vera transizione ecologica dell’agricoltura saranno i cittadini chiamati oggi a mobilitarsi per chiedere agli europarlamentari la rapida approvazione del Regolamento SUR senza modifiche che ne riducano l’efficacia» dichiarano le Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura e per questo sollecitano l’invio di una email ai membri italiani del Parlamento europeo attraverso il sito del coordinamento europeo dell’ICE: https://www.savebeesandfarmers.eu/ita/
La Coalizione #CambiamoAgricoltura ha denunciato «i rischi connessi all’uso delle sostanze chimiche di sintesi in agricoltura pubblicando nei mesi scorsi l’edizione italiana dell’Atlante dei pesticidi, realizzata dalla Fondazione Heinrich Boll Stiftung Francia e Italia e con il contributo della Fondazione Cariplo». Le copie cartacee della pubblicazione saranno in distribuzione gratuita nella Festa del Bio di Roma presso lo stand della Coalizione #CambiamoAgricoltura.
Oggi in Italia il 18,7% della superficie agricola utilizzata (SAU) è gestita con i metodi dell’agricoltura biologica. Il Piano Strategico Nazionale della nuova Politica Agricola Comune (PAC) della UE fissa per l’agricoltura biologica un obiettivo ambizioso ma realistico: raggiungere il 25% (SAU) certificata entro il 2027, anticipando di 3 anni l’obiettivo europeo delle Strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030.
«Raggiungere questo obiettivo entro i prossimi 4 anni non sarà una missione impossibile – dichiara #CambiamoAgricoltura – è però necessaria una alleanza tra gli agricoltori, che devono saper cogliere le opportunità offerte dalla programmazione nazionale della nuova PAC, che ha quasi raddoppiato le risorse finanziarie disponibili, ed i cittadini, che con le loro scelte di consumo responsabili devono sostenere l’aumento della domanda dei prodotti biologici certificati a fronte del previsto aumento dell’offerta».
«Per la crescita dell’agricoltura biologica è però essenziale che l’Unione Europea adotti rapidamente tutti gli strumenti per ridurre l’inquinamento ambientale diffuso che, attraverso le contaminazioni accidentali, rischia di compromettere gli sforzi di migliaia di agricoltori che hanno già rinunciato all’uso dei pesticidi. I piani dell’UE per dimezzare l’uso e il rischio dei pesticidi, proteggere le colture biologiche e tutelare gli ambienti naturali più sensibili potrebbero essere messi a rischio se il Parlamento UE non approverà entro l’anno la proposta del Regolamento SUR».