La Terra Trema
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La Terra Trema torna anche questo anno, ma stavolta al Leoncavallo a Milano, dal 22 al 25 novembre.
Agricoltori, vignaioli, spazi occupati – autogestiti e indipendenti – pratiche di r-esistenza nei territori: in questo meraviglioso e pazzo incontro sono racchiuse la forza e la necessità stessa de La Terra Trema.Nonostante agricoltura e contadini rappresentino una risorsa primaria per la risoluzione di bisogni primari di individui e collettività, entrambi faticano a sopravvivere. Da anni, in Italia e non solo, agricoltura e contadini sono schiacciati da un modello economico di sviluppo che ha come unica priorità il profitto di pochi.
L’agricoltura – quella autentica, non l’agroindustria – sopravvive e non certo grazie alle squilibrate e assurde normative che regolano il settore; tanto meno grazie alle Politiche Agricole Comunitarie Europee e Mondiali.
L’agricoltura – quella autentica, non l’agroindustria – oggi si sostiene solo grazie allo spontaneismo, solo per la volontà e la tenacia di centinaia e centinaia di piccoli agricoltori e per la partecipazione attiva di altrettanti cittadini: insieme hanno dato luogo a una forza multiforme e viva; l’unica ad indicare e percorrere strade nuove utili per un sistema sociale, politico ed economico diverso.
L’agricoltura – quella autentica, non l’agroindustria – sopravvive e non certo grazie alle squilibrate e assurde normative che regolano il settore; tanto meno grazie alle Politiche Agricole Comunitarie Europee e Mondiali.
L’agricoltura – quella autentica, non l’agroindustria – oggi si sostiene solo grazie allo spontaneismo, solo per la volontà e la tenacia di centinaia e centinaia di piccoli agricoltori e per la partecipazione attiva di altrettanti cittadini: insieme hanno dato luogo a una forza multiforme e viva; l’unica ad indicare e percorrere strade nuove utili per un sistema sociale, politico ed economico diverso.
La Terra Trema è con i migranti che nell’agricoltura trovano lavoro ma soprattutto sfruttamento e vessazioni, a Rosarno come a Castelnuovo Scrivia;
La Terra Trema guarda alle comunità attive come quella di Pescomaggiore, che nell’autogestione del proprio vissuto sta ricostruendo la propria storia, buttata giù dal terremoto e affossata in maniera criminale da giochi di potere, traffici oscuri, abbandono dello Stato;
La Terra Trema non crede alla beatificazione per Expo 2015, eletta a nutrire il pianeta ma che ad oggi vede tonnellate di cemento sommergere ettari di campagna; sussume socialità e vissuti nei quartieri; lavoratori sottopagati dall’indotto, raramente salvaguardati da contratti e diritti;
La Terra Trema è antifascista; chiede il libero soggiorno per tutti i migranti che attraversano questa nazione bastarda; è vicina e sostiene ognuna delle esperienze di occupazione/riqualificazione di spazi abbandonati e dismessi, perché nell’incuria e nella desolazione si crogiola il gioco delle speculazioni, siano esse pubbliche o private;
Questa è la natura de La Terra Trema.
La Terra Trema guarda alle comunità attive come quella di Pescomaggiore, che nell’autogestione del proprio vissuto sta ricostruendo la propria storia, buttata giù dal terremoto e affossata in maniera criminale da giochi di potere, traffici oscuri, abbandono dello Stato;
La Terra Trema non crede alla beatificazione per Expo 2015, eletta a nutrire il pianeta ma che ad oggi vede tonnellate di cemento sommergere ettari di campagna; sussume socialità e vissuti nei quartieri; lavoratori sottopagati dall’indotto, raramente salvaguardati da contratti e diritti;
La Terra Trema è antifascista; chiede il libero soggiorno per tutti i migranti che attraversano questa nazione bastarda; è vicina e sostiene ognuna delle esperienze di occupazione/riqualificazione di spazi abbandonati e dismessi, perché nell’incuria e nella desolazione si crogiola il gioco delle speculazioni, siano esse pubbliche o private;
Questa è la natura de La Terra Trema.
Per maggiori informazioni e un programma delle giornate, visitare il sito di La Terra Trema.