Induzione regressiva allo stadio prenatale. Possibile? A che serve?
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Joaquin Grau, studiando i diversi stadi di coscienza, a partire dagli anni Settanta crea l’Anateoresi che si presenta come una disciplina di radice antropologica che ha un forte legame con l’osservazione sul campo dei comportamenti e dei linguaggi analogici preservati in modo incontaminato dalle comunità Auca dell’Amazzonia e che fornisce all’autore la base esperienziale su cui fondare le modalità di dialogo analogico per contattare esperienze accadute ma dimenticate nell’età preverbale dello sviluppo della mente.
Questa modalità espressiva, utilizzata solo in Anateoresi, permette di ricontattare i vissuti emozionali di natura traumatica esperiti da ognuno di noi nel periodo compreso tra il concepimento e i primissimi anni di vita, caratterizzati dal situarsi in un ambiente cognitivo prelogico.
L’Anateoresi è quindi una induzione che accompagna a una forma di dialogo di sé e a sé stesso, una forma di auto aiuto molto semplice e naturale, attraverso cui la persona prende consapevolezza della propria storia emotiva dal momento del concepimento in poi per risolvere i disturbi di natura fisica e psichica legati a vissuti emozionali traumatici.
Durante l’incontro si parlerà del concetto di regressione, sia come risorsa che come modalità di intervento.
Verrà analizzato il rapporto della madre col proprio bambino e le ragioni per cui nel periodo compreso tra il concepimento e i primissimi anni di vita si possono situare i nuclei dei disturbi che affliggono la vita fisica e psichica dell’adulto e così spiegare perché la regressione in Anateoresi riesca a essere un percorso di scioglimento dei nodi che limitano le potenzialità di ciascuno di noi.
L’incontro si concluderà analizzando le ragioni e i benefici di un percorso specifico in gravidanza che permette di entrare in un contatto emotivo profondo e consapevole col proprio bambino.
L’incontro sarà coordinato da Daniela Gavazzi, psicopedagogista e docente presso l’Università di Firenze.
INFORMAZIONI E CONTATTI: Alberto Greco, tel. 328 8626302, albertogreco@ymail.com