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Appello di oltre 200 aziende del biologico: «Nuovi OGM, no alla deregolamentazione»

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Sul sito dell’associazione tedesca “Per un cibo senza ingegneria genetica” è disponibile una lettera-appello che le aziende del biologico possono sottoscrivere per chiedere ai decisori politici europei che non si proceda con la deregolamentazione dei nuovi OGM e che si mantengano etichettatura e tracciabilità.
Appello di oltre 200 aziende del biologico: «Nuovi OGM, no alla deregolamentazione»

L’appello disponibile sul sito dell’associazione tedesca “Per un cibo senza ingegneria genetica”si può sottoscrivere entro il 31 agosto 2024 «per mandare un segnale forte e chiaro sulle NGT» fa sapere Aiab, l’Associazione Italia per l’agricoltura biologica. «Premesso che ci stiamo battendo perché le Nuove tecniche genomiche siano bandite dal biologico, suggeriamo di fare massa critica nell’esigere tracciabilità delle NGT anche di categoria 1, chiediamo di non inquinare geneticamente la nostra agricoltura e quindi escluderne l’utilizzo in Italia, un appello che va ai nostri rappresentanti in Europa come al Governo italiano e alle istituzioni competenti» scrive Aiab.
Ecco il testo dell’appello:
«Più di 200 aziende biologiche e convenzionali di 12 paesi europei stanno chiedendo ai governi nazionali una legislazione rigorosa sui nuovi OGM (‘nuove tecniche genomiche’ o NGT).  Se sei un operatore biologico che fa preparazione, trasformazione o vendita al dettaglio sottoscrivi la lettera congiunta al Consiglio d’Europa inserendo i tuoi dati. La lettera congiunta chiede l’etichettatura e la tracciabilità di tutti gli NGT, ricordando ai decisori politici il diffuso scetticismo dei consumatori e le richieste di trasparenza dei cittadini. La lettera chiede di attivare metodi di rilevamento e tracciabilità per sostenere il sistema di etichettatura e per i diritti alle misure di coesistenza nazionale. Le firme saranno raccolte fino al 31 agosto e la lettera sarà successivamente inviata prima della riunione informale del Consiglio di inizio settembre».
«Per il settore alimentare, è fondamentale parlare ora per chiedere ai governi nazionali di mantenere alti livelli di trasparenza e di dare alle aziende alimentari gli strumenti per scegliere di (non) utilizzare OGM nelle loro catene del valore -prosegue l’appello – Un elemento importante è l’applicabilità e la facile implementazione di qualsiasi nuovo quadro normativo per gli operatori alimentari in tutta Europa, che includa anche catene di fornitura prive di OGM per le quali la tracciabilità, l’etichettatura, i metodi di rilevamento e le misure di coesistenza sono fondamentali misure di salvaguardia normative e tecniche per rimanere prive di OGM e NGT».
Oltre a sottoscrivere la lettera congiunta è possibile scaricarne QUI la traduzione in italiano 
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PER APPROFONDIRE

Siamo vicinissimi alla possibile deregolamentazione di un’ondata di nuovi Ogm in Europa, che potrebbe cambiare per sempre l’agricoltura e il cibo che mangiamo.
Finora gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio secondo il principio di precauzione hanno evitato a Italia ed Europa l’invasione di coltivazioni figlie dell’ingegneria genetica e del cibo creato in laboratorio. 

Ora però la Commissione Europea vuole cancellare ogni vincolo per le cosiddette New Genomic Techniques (NGT), ribattezzate in Italia Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), compresa la possibilità per gli Stati di vietarle sul loro territorio.
In questo libro si intrecciano storia della biologia, inchiesta giornalistica e testimonianze dai movimenti, per raccontare gli enormi interessi e le relazioni pericolose tra multinazionali, politica e scienziati che rischiano di compromettere la vera transizione agroecologica, i diritti dei contadini sui semi e quelli dei consumatori a una scelta informata. 
GLI AUTORI
Stefano Mori è coordinatore del Centro Internazionale Crocevia e del Segretariato del Comitato Internazionale di Pianificazione per la Sovranità Alimentare (IPC). Dottorando di ricerca in sociologia rurale all’Università della Calabria, si occupa di politiche agricole a livello globale e nazionale.
Francesco Paniè è giornalista ambientale e campaigner per il Centro Internazionale Crocevia. Si occupa di politiche agricole, del cibo, della biodiversità e di supporto ai movimenti sociali per la sovranità alimentare.

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