Lato D, dove «D» sta per /de.si.dè.rio/, la cui etimologia indica il protendersi verso le stelle e le cose irraggiungibili, è una libreria indipendente nata a Milano il 27 giugno del 2023, da un sogno di Marta Santomauro insieme a due amiche, Giulia Tettamanti e Anna Francesca Ghezzi.
Lato D, dove «D» sta per /de.si.dè.rio/, la cui etimologia indica il protendersi verso le stelle e le cose irraggiungibili, è una libreria indipendente nata a Milano il 27 giugno del 2023, da un sogno di Marta Santomauro insieme a due amiche, Giulia Tettamanti e Anna Francesca Ghezzi.
L’insegna luminosa rosa domina la vetrina e appena varchi la soglia ti immergi in uno spazio accogliente, grazioso, dove ogni libro e oggetto sono al posto giusto. In vendita non ci sono solo libri, riviste, cataloghi e saggi sulla comunità queer, ma anche quaderni, spillette, candele artigianali e molto altro.
Lato D fa cultura sul tema del corpo e dell’identità senza tabù, cercando di coinvolgere un pubblico di tutte le età e di affrontare insieme ai lettori temi complessi.
Alla base c’è un progetto educativo sviluppato all’inizio attraverso l’associazione culturale che promuove «Desideriamoci», un percorso rivolto agli studenti del polo scolastico Manzoni, e momenti tematici come il Festival annuale del ciclo mestruale di cui Lato D è tra i promotori.
Incontri, workshop e laboratori per ogni età
La necessità di affrontare il tema del corpo in tutte le sue sfaccettature ha portato Marta Santomauro alla creazione di uno spazio, quello di Via Signorelli 1, in cui i corpi potessero dialogare, incontrarsi e conoscersi. «Lato D non è solo una libreria indipendente con una proposta editoriale specifica sui temi del corpo, della sessualità e del genere, ma anche un luogo in cui le persone si ritrovano per confrontarsi sui libri che hanno letto» spiega Marta. «C’è il gruppo di lettura che si chiama Vengo anch’io rivolto agli adulti, quello per teenager (Limoni) progettato insieme a un’adolescente del quartiere, e poi ci sono i workshop con i più piccoli sull’enigmistica gentile e l’utilizzo delle parole che non offendono, o gli incontri con le scienziate per smentire gli stereotipi di genere legati ai mestieri». La libreria nasce nella Chinatown di Milano, un quartiere confinante con il centro storico, multietnico e caratterizzato da molte attività commerciali cinesi. «Dar vita a questo progetto è stata una sfida, ma dal quartiere arrivano sempre più conferme che ce n’era un gran bisogno. L’idea è infatti quella di coinvolgere un pubblico di tutte le età e i generi. Desiderio è una parola trasversale: corpo, sessualità, ma anche controcultura e crescita. Il desiderio è speranza e come tale trasmette un’energia propulsiva che riguarda tutti indistintamente».
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L’articolo è stato pubblicato sul numero di maggio della rivista Terra Nuova. Se sei una libreria indipendente e vuoi comparire anche tu sulla rivista scrivi a
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