Dal 18 al 23 marzo in 25 classi pilota dalle primarie alle superiori in scuole di tutta Italia, al posto delle consuete lezioni curriculari si svolgerà un primo ciclo di “Lezioni Ecologiche”, ovvero dialoghi sui temi più attuali della crisi ecologica e sociale: l’iniziativa è promossa da un gruppo spontaneo di insegnanti.
Dal 18 al 23 marzo in 25 classi pilota dalle primarie alle superiori in scuole di tutta Italia, al posto delle consuete lezioni curriculari si svolgerà un primo ciclo di “Lezioni Ecologiche”, ovvero dialoghi sui temi più attuali della crisi ecologica e sociale: l’iniziativa è promossa da un gruppo spontaneo di insegnanti, che hanno sottoscritto una lettera aperta al ministro.in ottica transdisciplinare, in modo tale che emergano le problematiche dell’interrelazione tra esseri umani e mondo naturale.
«Maestre e maestri, professoresse e professori hanno deciso, anticipando un’auspicabile riforma dell’educazione ambientale, di “fare da sé”, ovvero di offrire le proprie competenze per dimostrare concretamente come sarebbe più bella e interessante la scuola se fosse messa in grado di affrontare le sfide culturali epocali del nostro tempo, che è poi un modo concreto per costruire una relazione positiva con ciò che chiedono gli/le studenti/esse di tutto il mondo quando manifestano rivendicando un ambiente più salubre e un futuro più sicuro» si legge nella nota del gruppo di insegnanti che ha promosso la settimana di lezioni.
«L’iniziativa fa seguito ad una lettera/petizione (
Lettera per una riforma in chiave ecologica della scuola), che ha già raccolto centinaia di sottoscrizioni (tra cui personalità del mondo dell’ecologia e della cultura quali Gianfranco Bologna, Federico Maria Butera, Renata Puleo, Lorenzo Fioramonti, Luca Mercalli, Laura Marchetti e altri), attraverso la quale viene chiesta al Ministero dell’Istruzione come ai dirigenti scolastici una radicale modifica dei sistemi e delle pratiche di insegnamento dell’”educazione ambientale” in tutte le scuole – prosegue il gruppo – Gli insegnanti che hanno deciso volontariamente di partecipare a questi cicli di “lezioni” si sono impegnati a documentare metodi pedagogici e contenuti culturali da essi stessi scelti in modo da potere confrontare le pratiche e dimostrare così, nei fatti, che un’altra scuola è possibile».
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LETTURE UTILI
L’autrice, tra le fondatrici di uno dei primi asili nel bosco in Italia, illustra in modo semplice i principi della pedagogia del bosco e gli aspetti pratici della vita in natura: l’educazione “con” e “al rischio”; l’abbigliamento più idoneo per il caldo e per il freddo; i suggerimenti per allestire un campo base; il gioco spontaneo; il ruolo degli adulti e le interazioni tra bambini. Ogni capitolo si conclude con alcune domande che aiutano chi legge a riflettere sull’esperienza e a raggiungere una maggiore consapevolezza.
Il volume fornisce anche un prezioso inquadramento storico delle esperienze di educazione in natura e un confronto con le realtà di altri paesi per meglio comprendere le caratteristiche peculiari della pedagogia nel bosco, approfondirne il senso e riflettere sulla sua messa in pratica.
In queste pagine, il lettore trova gli elementi pratici e teorici per realizzare con successo un progetto di libera immersione nel selvatico sul modello dell’asilo nel bosco o, più semplicemente, per godere in modo più consapevole dei vantaggi che si possono ottenere trascorrendo del tempo in natura con i propri bambini.
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Cosa sono gli agrinidi? Cos’è un asilo nel bosco? Come realizzare percorsi di educazione per l’infanzia nella natura? Come coniugare la propria professione di educatore, psicologo, contadino con l’educazione dei più piccoli in aziende agricole?
Il libro offre risposte a queste domande a partire dalle esperienze degli autori, impegnati in prima persona nell’organizzazione e diffusione di progetti di natura educante.
Scopriremo che la rivoluzione educativa costituita da agrinidi e agriasili, asili nel bosco e aule di campagna è già in atto e conta svariate esperienze in tutta Italia, talvolta anche in città. Una guida pratica rivolta a genitori, educatori e agricoltori, che fornisce istruzioni dettagliate ed esempi concreti a chi vorrebbe inserire nella propria azienda agricola un agrinido o agriasilo oppure aprire un asilo nel bosco.
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Come Greta Thunberg – la sedicenne attivista svedese nota in tutto il mondo per il suo impegno contro il cambiamento climatico – anche Sofia, la protagonista di questo libro, decide di impegnarsi in prima persona per sensibilizzare gli adulti sulle tragiche conseguenze del mutamento del clima.
Insieme per salvare il mondo è una storia a lieto fine, ma anche un pretesto per spiegare ai ragazzi le cause e le conseguenze del riscaldamento globale, per raccontare che cosa sta succedendo al Pianeta, quali specie sono a rischio di estinzione e quali le popolazioni in pericolo.
Un invito a prendere coscienza e a modificare il nostro stile di vita: la posta in gioco è la salvezza del pianeta e di tutti noi.