Crocevia: «Rendiamo Comuni e Regioni liberi dai nuovi OGM»
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Una delibera da proporre al voto di Comuni e Regioni per dichiararsi “liberi dai nuovi OGM”: è la Campagna lanciata dal Centro Internazionale Crocevia che invita cittadini e forze politiche a mobilitarsi.
«Ti preoccupa il tentativo di introdurre nuovi OGM/TEA non tracciati nel tuo territorio? Vuoi difendere i tuoi campi e il tuo piatto dalla contaminazione di materiale genetico potenzialmente pericoloso e brevettato? Aiutaci a far votare la delibera per Comuni e Regioni liberi da nuovi OGM! Scarica la bozza e chiedi al tuo ente locale di schierarsi. Dopo l’approvazione, contattaci! Aggiorneremo la mappa dei Comuni e Regioni liberi da nuovi OGM/TEA»: è il messaggio lanciato ai cittadini dal Centro Internazionale Crocevia che ha avviato la Campagna per mappare gli enti locali che prendono posizione contro la deregolamentazione e l’introduzione sui campi dei nuovi OGM, incognita di grande rischio per l’ambiente e la salute.
Crocevia si rivolge anche direttamente agli enti locali, ai consigli comunali e regionali, affinché sostengano questa azione anche di loro iniziativa.
«È il momento di schierarsi con le tante organizzazioni che animano la campagna italiana contro la liberalizzazione dei nuovi OGM, e che chiedono una regolamentazione delle New Genomic Techniques (NGT) basata sul principio di precauzione – spiegano da Crocevia – Occorre pretendere la piena tracciabilità, l’etichettatura, la valutazione del rischio e la facoltà per i paesi di vietare la coltivazione di nuovi OGM sul loro territorio. È il momento di fare tutto quanto è possibile per evitare che gli organismi geneticamente modificati entrino nelle nostre filiere, nelle mense scolastiche, negli ospedali e in tutte le strutture pubbliche e private. Bisogna contrastare i tentativi di fare sperimentazioni in campo aperto entro i nostri confini, e bisogna proteggere i piccoli produttori e i loro mercati locali».
«La deregolamentazione e la liberalizzazione dei nuovi OGM fanno il gioco e gli interessi delle imprese multinazionali che detengono i brevetti e che vogliono abolire ogni salvaguardia affinché i nuovi OGM non siano rintracciabili e non se ne possa valutare la pericolosità».
QUI si può scaricare la bozza di delibera; è poi utile adattarla al contesto in cui la si vuole proporre per poi portarla al voto.
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LETTURE UTILI
La deregolamentazione di un’ondata di nuovi Ogm in Europa può cambiare per sempre l’agricoltura e il cibo che mangiamo.
Finora gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio secondo il principio di precauzione avevano evitato a Italia ed Europa l’invasione di coltivazioni figlie dell’ingegneria genetica e del cibo creato in laboratorio. Ora però la Commissione Europea sta cancellando ogni vincolo per le cosiddette New Genomic Techniques (NGT), ribattezzate in Italia Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), compresa la possibilità per gli Stati di vietarle sul loro territorio. In questo libro si intrecciano storia della biologia, inchiesta giornalistica e testimonianze dai movimenti, per raccontare gli enormi interessi e le relazioni pericolose tra multinazionali, politica e scienziati che rischiano di compromettere la vera transizione agroecologica, i diritti dei contadini sui semi e quelli dei consumatori a una scelta informata.
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L’agricoltura che non è industriale non è facile ma esiste e i contadini che la praticano sono ancora tanti e vogliono far sentire la loro voce. Ce lo spiega bene Antonio Onorati in questo libro, che ci fa capire:
• come le politiche agricole finiscano per favorire i grandi gruppi e le multinazionali, ma anche come sia possibile cambiare rotta;
• come la pressione su brevetti e OGM rappresenti un enorme pericolo per la biodiversità e i piccoli coltivatori;
• come ci sia da fare un grande lavoro per ripensare le rappresentanze agricole;
• come sia sempre più necessaria e improcrastinabile una svolta agroecologica.