I bambini? Meglio offline
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L’esposizione a schermi e dispositivi digitali inizia ormai fin dai primi mesi di vita, con impatti negativi su funzioni cognitive, gestione delle emozioni e relazioni. Dire di no è possibile, favorendo esperienze di vita vera. I bambini? Meglio offline.
L’esposizione a schermi e dispositivi digitali inizia ormai fin dai primi mesi di vita, con impatti negativi su funzioni cognitive, gestione delle emozioni e relazioni. Dire di no è possibile, favorendo esperienze di vita vera. Dunque: i bambini? Meglio offline.
Ore e ore ogni giorno risucchiati dai dispositivi digitali: per i giovani (ma non solo) questa ormai è divenuta la normalità. Nel biennio 2021-2022, il 73% dei minori tra i 6 e i 17 anni si è collegato quotidianamente a Internet e il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni lo ha utilizzato tutti i giorni e lo ha fatto soprattutto attraverso lo smartphone.
Ma ormai davanti agli schermi ci sono anche i neonati.
Nell’articolo sul numero di novembre di Terra Nuova trovi le interviste agli esperti che illustrano gli impatti negativi del digitale su bambini e ragazzi ma forniscono anche le informazioni e gli strumenti per agire in modo diverso. Cosa che è possibile!
LEGGI L’ARTICOLO INTEGRALE SU TERRA NUOVA DI NOVEMBRE
Sul numero di novembre trovi anche questi articoli:
- I giovani non stanno bene (ma neanche gli adulti). Il regista Thomas Torelli lavora a un film sul disagio giovanile
- Fette biscottate: come scegliere le migliori
- Stile di vita originario: una via per il benessere e la salute
- Oasi dei mulini: il giardino sensoriale terapeutico – Il biodinamico per tutti
- Biometano: costi alti, impatto ambientale e poca resa
e tanto altro…