A chi dà fastidio il biologico italiano?

Il biologico sta prendendo sempre più piede, sia come aree coltivate che come prodotti acquistati; i consumatori hanno fiducia e lo scelgono. Ma a quanto pare i provvedimenti normativi lo vorrebbero ostacolare…

Una serie di provvedimenti punitivi, uniti a ricorrenti omissioni, come la mancanza dal 2019 di un Piano d’azione per l’uso sostenibile dei pesticidi, mette alle strette il settore del biologico italiano. Eppure il traguardo del 25% di superfici coltivate sarebbe vicino… forse troppo? Chi ha interesse a screditare il biologico in Italia?

Pensiamo, per esempio, al Decreto contaminazioni, al Piano per contenere i pestici che è fermo al palo dal 2019, al Decreto di non conformità, ai nuovi OGM che l’Europa vuole liberalizzare e che l’Italia sta già sperimentando in pieno campo malgrado le fortissime resistenze e opposizione di consumatori e agricoltori. Ma c’è un fronte forte che sta dicendo no a questi ostacoli e che avanza proposte costruttive per continuare a fare del biologico uno dei punti di forza di un’alimentazione sana e di un’agricoltura sana.

Ne parliamo approfonditamente sul numero di dicembre di Terra Nuova, intervistando i maggiori esperti in questo ambito.

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