Osteoporosi e osteopenia: come scegliere i cibi giusti
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L’osteoporosi e l’osteopenia colpiscono una fetta considerevole delle donne oltre i 65 anni, ma si può fare molto con l’alimentazione su questo fronte. Ce lo spiega Martin Halsey, esperto di macrobiotica e nutrizione.
L’osteoporosi e l’osteopenia colpiscono una fetta considerevole delle donne oltre i 65 anni, ma si può fare molto con l’alimentazione su questo fronte. Ce lo spiega Martin Halsey, esperto di macrobiotica e nutrizione.
«Nella popolazione femminile over 65, oltre il 33% è colpito da osteoporosi, circa il 47% da osteopenia e circa il 17% delle donne ha subito almeno una frattura non traumatica: questi dati emergono dalla ricerca realizzata dalla Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte e pubblicata sulla rivista internazionale “Calcified Tissue International” – spuega Halsey – Lo studio sottolinea l’esistenza di una grave pandemia silenziosa destinata a costituire anche un alto costo sanitario. Cosa possiamo fare per migliorare la nostra salute ossea oggi, per evitare problemi in futuro e per migliorare le condizioni esistenti di osteopenia e osteoporosi? La salute delle ossa dipende da tre fattori principali: dieta, stile di vita ed esercizio fisico».
La dieta
«Il problema principale della dieta è l’eccesso, non la mancanza – spiega Halsey – Un eccesso di alimenti che creano acidità, in particolare le proteine animali (carne, formaggio, uova, latticini e pesce), sottrae al nostro organismo le riserve di minerali, in particolare il calcio delle ossa. Altri alimenti possono causare acidità, ma quelli di origine animale sono i principali. Secondo la medicina orientale e la concezione macrobiotica, la forza delle ossa dipende dalla forza dei reni e l’alimentazione moderna sembra progettata per indebolire entrambi. Anche gli alimenti eccessivamente dolci (zucchero, miele, frutta tropicale ecc.) hanno un impatto diretto sui reni, così come gli stimolanti come il caffè e altri alimenti tropicali come il cioccolato». «I principi della dieta macrobiotica sono concepiti per rafforzare ogni aspetto della salute e vedremo come queste linee guida possano essere ulteriormente adattate a chi già soffre di ossa deboli, al fine di aumentare la densità ossea».
Trascorrere tempo in natura
«Uno dei modi migliori per mantenere il nostro sangue alcalino è quello di trascorrere del tempo nella natura; inoltre, la vitamina D, che è uno dei fattori chiave per la creazione del tessuto osseo, si ottiene principalmente dall’esposizione alla luce del sole. La natura è curativa ed è la migliore medicina» prosegue Halsey.
Esercizio fisico
«Far lavorare le ossa stimola la creazione di nuovo tessuto osseo e aumenta la densità ossea – aggiunge Halsey – L’uso di pesi, esercizi specifici come gli squat o altri modi particolari di camminare sono fondamentali per la salute delle ossa a lungo termine. Uno degli argomenti del manuale e della lezione di questa settimana è dedicato all’analisi di quali esercizi sono in grado di garantire i maggiori benefici nel minor tempo possibile».
QUI trovate i libri di Martin Halsey su alimentazione e salute