Somatic Experiencing, una via per guarire dai traumi
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Somatic Experiencing è il metodo ideato da Peter Levine è seguito in Italia da numerosi operatori. Parte del presupposto che l’evento stressante si imprima nel corpo come “memoria” e che, per superarlo, occorra scaricare le energie rimaste bloccate nel sistema nervoso sovrascrivendo esperienze positive che rafforzano il sé.
I traumi si imprimono anche nel corpo e vi risiedono, a volte vengono lì trattenuti per anni, arrivando a causare veri e propri sintomi, anche gravi; per risolverli e superarli, una strada possibile può essere, quindi, quella di lavorare sulla “memoria corporea” per “scaricare” i processi fisici, sovrascrivere esperienze positive e riattivare quelle reazioni difensive che si erano bloccate nel momento dell’evento traumatico. È la metodologia messa a punto da Peter Levine e che in Italia è seguita, applicata e insegnata da un numero crescente di operatori. Si tratta del Somatic Experiencing (SE), che prende in considerazione le complesse reazioni fisiche, neurologiche e psichiche innescate dall’evento traumatico a cui una persona può essere esposta.
«Con questo approccio, un evento viene definito traumatico se causa una sregolazione duratura nel sistema nervoso autonomo e ciò accade quando la persona viene sopraffatta, non è in grado di attivare le reazioni adeguate e quindi sviluppa una memoria disadattativa» spiega Elisabetta Ugolotti, presidente di Somatic Experiencing Italia. «L’energia accumulata, quindi, si blocca fissandosi nel sistema nervoso e muscolare e, finché la persona non fa esperienza del completamento dell’azione difensiva, manifesta sintomi che segnalano un disagio profondo».
«Il lavoro che si fa consente quindi alla persona di riattraversare quei processi difensivi rimasti bloccati per poterli completare, il soggetto attiva quello che si chiama lo stato di risorsa, riconosce finalmente anche altro da ciò che percepisce come allarme, riporta le sue risorse nel qui e ora, dove si sente al sicuro, e ristabilisce il proprio potere personale, la propria determinazione, sciogliendo i “nodi” fisici».