TerreAlt(r)e: «Salviamo le Orobie, no al nuovo collegamento sciistico»
homepage h2
«No al collegamento tra le stazioni sciistiche di Colere e Lizzola: l’impatto sulle valli sarebbe terribile»: è il collettivo “TerreAlt(r)e” a battersi per contrastare il progetto che una società vorrebbe realizzare nel bergamasco.
«No al collegamento tra le stazioni sciistiche di Colere e Lizzola: l’impatto sulle valli sarebbe terribile»: è il collettivo “TerreAlt(r)e” a battersi per contrastare il progetto che una società vorrebbe realizzare nel bergamasco. L’opera prevede, tra le altre cose, un traforo nella montagna e un bacino artificiale in territorio carsico. [foto collettivo TerreAlt(r)e]
«Il progetto prevede il collegamento di due stazioni sciistiche della bergamasca: Lizzola in Val Seriana con Colere in Val di Scalve – spiegano Cesare e Greta, dal Collettivo – Il progetto è molto impattante poiché si tratterebbe di far passare impianti di risalita, piste, sistema di innevamento artificiale e il flusso degli sciatori attraverso un’area protetta come Zona Speciale di Conservazione della Rete europea Natura 2000, oltre che Parco regionale delle Orobie Bergamasche. Habitat alpini e nivali di pregio floristico, abitati da endemismi unici e patrimonio geologico ricco di conformazioni carsiche singolari sarebbero caratteristiche che andrebbero definitivamente perse a seguito della movimentazione terra necessaria. Inoltre è previsto un tunnel con funicolare di 450m attraverso una montagna a quota di circa 2000 metri».
«L’intero progetto infatti si situa a quote relativamente basse, dove le temperature salgono di anno in anno e dove l’innevamento artificiale (è sì programmato, ma artificiale è una parola più onesta) diviene di vitale importanza – prosegue il Collettivo – A corollario si prevede anche l’escavazione di un bacino artificiale per raccogliere acqua piovana, essendo difficile la captazione di acqua di ruscellamento a causa del suolo carsico».