Big Tech saccheggia la biodiversità

La crescente convergenza fra informatica e biotecnologia ha ormai portato alla luce una nuova minaccia esistenziale per i nostri sistemi alimentari e per l’agricoltura contadina. Questa confluenza tra tecniche di modificazione genetica e innovazioni legate al potenziamento della capacità di calcolo è largamente incompresa dai media e ancora più dai cittadini. Diversa è la faccenda per il settore privato. La maggior parte delle grandi aziende ormai fa uso dell’intelligenza artificiale nei suoi processi produttivi e uno dei settori più promettenti è quello biotech. L’intenzione, detta in parole semplici, è di ricreare la vita a partire dai numeri. Stanno digitalizzando il Dna degli organismi viventi per poi impartire comandi a una macchina affinché riassembli le parti commercialmente interessanti in laboratorio a partire da sostanze chimiche. Una deriva estremamente pericolosa.

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