A Fa’ la cosa giusta!: immersione nelle foreste e nei fondali marini

A Fa’ la cosa giusta! è l’anno dell’immersione reale nelle foreste e nei fondali marini, grazie al grande Albero Custode allestito al centro della fiera attorno al quale si raccontano le meraviglie della natura che fanno bene al corpo e all’anima, e alle immersioni virtuali in mare per guardare da vicino i suoi abitanti. Dalla Botanica Queer ai giochi per bambini sulla biodiversità, senza dimenticare le tante proposte di libri che parlano di rifiuti come risorse, erbe aromatiche, neve artificiale.

L’Albero Custode è un nuovo spazio che propone incontri per tutte le 3 giornate, realizzato da Fa’ la cosa giusta! con Immedia, piattaforma ideata da Giovanni Storti con Corax e diretta dalla divulgatrice scientifica Arianna Izzi, che nasce per esplorare le meraviglie del pianeta e generare consapevolezza attraverso il racconto di tematiche ambientali, per diffondere quindi un modello più responsabile del mondo che possa essere di ispirazione e rivoluzione.​

In questo spazio si può entrare nel mondo della Botanica Queer assistendo allo spettacolo “Percorso nel lato drag della Natura” di Ulisse Romanò. Una biologa e una drag queen dialogano partendo da un fiore per raccontare che le piante hanno tanto da insegnare perché sono intelligenti, dotate di sensi a noi sconosciuti, non gerarchiche, cooperative, e inoltre sono queer: organismi variopinti, multiformi, dal genere fluido, difficili da inquadrare. Conoscerle è uno strumento per cambiare punto di vista e scoprire vie alternative.

Il geografo e divulgatore scientifico Alessandro Beloli racconta come gli alberi siano da millenni custodi della memoria, simboli di vita e fonte di ispirazione per l’umanità: “dall’yggdrasil nordico all’albero dell’illuminazione del Buddha, dalla selva oscura di Dante all’Albero delle Anime di Avatar”. Un racconto di miti, letteratura e cultura pop per esplorare il valore insostituibile delle foreste primordiali, anche in Italia, e i benefici del forest bathing, le passeggiate immersive nei boschi terapeutiche per corpo e mente. L’incontro – dal titolo “Albero Maestro: radici, miti e futuro delle foreste” – si conclude con un quiz interattivo sulla consapevolezza sulla deforestazione e sulle sfide ambientali del futuro.

“La natura bella delle cose” è il nome dell’incontro con protagonista Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, che racconta come piccoli gesti quotidiani possano trasformarsi in una rivoluzione silenziosa, ma potentissima. Dalla tavola alla terra, dal cibo alle relazioni, la bellezza delle cose semplici è la chiave per un futuro migliore. Un incontro per riscoprire il valore delle nostre azioni, moderato da Lucia Mascotelli, ingegnera aerospaziale e cofondatrice del collettivo femminista Monnalisa di Forlì.

Il Cai – Club alpino italiano illustra i primi risultati del progetto di citizen science “Acqua Sorgente”, grazie al quale sta identificando, classificando e monitorando le sorgenti d’acqua che si trovano nell’ambiente montano di tutto il territorio nazionale, raccogliendo dati utili alla loro tutela e allo studio delle risorse idriche grazie al contributo di cittadine e cittadini.

Nel corso del primo anno, sono state monitorate più di 900 sorgenti, con risultati accolti con grande favore dalla comunità scientifica.

L’esperienza immersiva nei fondali marini può servire per rendere consapevoli anche i più piccoli. Le guide naturalistiche dell’Area Marina Protetta di Miramare invitano i bambini al proprio stand per un tour subacqueo virtuale: con speciali visori 3D, si scende in fondo al mare per esplorare i fondali sabbiosi e le scogliere della Riserva, nuotando tra banchi di corvine, saraghi e castagnole. Ma non solo: i più grandi possono cimentarsi nel gioco Miramix osservando e interpretando la complessità della biodiversità marina.

Nella Piazza Editori, dedicata alla presentazione e al dibattito su tanti libri, si parla di “Erbe aromatiche”, la guida firmata Orto da coltivare (la community più seguita in Italia sulla coltivazione) per capire come piantare sul bancone o in un orto, curare, raccogliere e usare le erbe più comuni come basilico e prezzemolo e quelle meno conosciute come dragoncello e ruta.

L’incontro dedicato al libro dell’ingegnere ambientale Mario Grosso riflette su come in natura è possibile mettere tutto in circolo perché davvero ogni rifiuto diventi una risorsa. Anche se ben gestiti, i nostri rifiuti sono infatti ancora troppi: l’economia circolare punta a fare in modo che lo scarto di un’attività diventi la materia prima a disposizione per un’altra.

Una riflessione sulla crisi climatica e il turismo invernale è suggerita dal dossier Nevediversa, che propone idee innovative per fare turismo, più rispettoso dell’ambiente e del tessuto sociale, evitando anche lo spopolamento della montagna per la mancanza di lavoro.

“Come ne usciremo” è invece un’opera collettiva di 9 autori italiani e internazionali: i reportage che la compongono sono concepiti come se fossero scritti tra il 2030 e il 2040, proiettando verso il futuro questioni attuali come le migrazioni, il lavoro, la crisi climatica, la gentrificazione.

Partendo da notizie di cronaca, il naturalista Roberto Inchingolo racconta invece di specie animali che sfuggono alla presa umana e riescono a prendersi qualche “rivincita”, svelando che il controllo dell’uomo sul mondo naturale è meno saldo di quanto si pensi.

Questi incontri e molti altri dedicati alla natura e all’ambiente, si trovano nelle due sezioni Biodiversità e crisi climatica e Stili di vita e storie ispiratrici