È stato assegnato a
Linda Maggiori, giornalista e autrice del libro
“Mamme ribelli. Le mille battaglie da nord a sud contro l’inquinamento e per la salute di tutti”, il premio per la Nonviolenza 2024. Ad assegnare il premio il Comune di Monteleone di Puglia, l’Istituto Martin Luther King di Accadia, il Centro Gandhi odv di Pisa in collaborazione con la Cattedra UNESCO “Educazione Globale nel Mediterraneo. Studi per la pace, l’intercultura e la sostenibilità” (Università di Valencia, Spagna), Oraworldmandala – Programma di estensione in Messico del Gujarat Vidyapith e Centro Studi per la Pace di Demonte (Cuneo).
Il premio sarà consegnato il 7 marzo alle ore 17 nella sala convegni della scuola di Monteleone di Puglia, Rione Paglia.
Nella motivazione del premio si legge: «Linda si è distinta per il suo impegno civico coerente e coraggioso in difesa della verità, senza mai lasciarsi intimidire o irretire dalle sirene della politica. Ferma e ostinata nel suo anticonformismo, pratica stili di vita alternativi, coltiva un orto biodinamico e vive senza auto, si sposta in città con la sua mitica cargo-bike o sulle lunghe distanze con treni ragionali. Non rinuncia mai a denunciare gli scempi contro la natura, il taglio immotivato di alberi, le discariche abusive, i disastri ambientali annunciati, anche a costo di essere irrisa e dileggiata».
Monteleone di Puglia «è un luogo ricco di storia e coraggio, dove le donne hanno guidato il cammino verso la pace e la nonviolenza» spiegano i promotori del premio istituito nel 2016, proprio «per onorare le donne che hanno dedicato la loro vita alla pace». Nelle scorse edizioni il premio è stato assegnato a suor Rita Giaretta delle Orsoline del Sacro Cuore di Maria, che nel 1995 ha fondato a Caserta la Comunità Casa Rut, con l’obietti; vo di soccorrere le donne vittime dello sfruttamento della prostituzione; Angelica Romano presidente nazionale di Un ponte per.. ; Bernice Albertine King, figlia minore del leader nonviolento Martin Luther King; Albertina Soliani presidente dell’Istituto Cervi.
«Sono sinceramente commossa per questo premio – commenta Linda Maggiori – Sono infinitamente grata al Comune di Monteleone, al Centro Gandhi, all’ic Martin Luther king e a chi ha organizzato questo evento. Nella mia vita, soprattutto da quando sono diventata mamma, ho cercato di impegnarmi per proteggere l’ambiente e lasciare un mondo migliore ai figli. Non è detto che ci si riesca ma non bisogna mai arrendersi, anche quando tutto sembra perduto. Dedico questo premio alla rete delle Mamme da nord a sud che si impegnano per la pace, l’ambiente e la salute, di cui faccio parte. Le loro storie sono raccontate nel mio ultimo libro
Mamme ribelli. Mai come oggi vediamo lo stretto legame tra violenza, guerra e devastazione ambientale. Dedico il premio anche alle donne sarde che lottano contro la fabbrica di bombe e le basi militari, alle donne di Taranto e di tanti altri territori contaminati dal profitto. Da loro ho imparato che possiamo fare davvero la differenza, possiamo invertire la rotta, fermare il saccheggio.Le donne sono come la natura che resiste e risorge, il legame che ci lega alla terra è lo stesso che ci lega alla vita che nasce. Occorre un modo diverso di stare al mondo, dalle piccole alle grandi cose, dagli stili di vita alla cittadinanza attiva. Un modo nuovo, basato sulla nonviolenza, sulla sintonia con il Creato, sulla condivisione delle risorse, sulla riduzione degli oggetti, sulle filiere etiche e sostenibili, sulla mobilità dolce, sulla lentezza e sul rispetto».
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PER APPROFONDIRE
Mamme ribelli è un libro unico, che dà voce alle donne, ma non solo, che da anni fanno parte della Rete delle Mamme Da Nord A Sud e racconta le loro lotte contro l’inquinamento dei territori e il saccheggio ambientale, per la salute dei loro figli e dei figli di tutti.
Leggerete dell’impegno, delle esperienze, della tenacia e della determinazione delle “Mamme No Pfas” del vicentino, delle “Mamme Volanti” di Brescia, delle donne di Taranto, delle madri che si battono contro le basi militari in Sardegna, delle “Mamme Antismog” nella Pianura Padana, delle mamme di Venafro, di quelle No Tap e di tante altre.
Sono tutte mamme ribelli che lottano indomite per la vita e per la terra, contro la devastazione dell’ambiente e l’omertà istituzionale, forti di una profonda solidarietà intergenerazionale. E quando le madri si muovono, si muovono anche le montagne.