La Via Campesina: «Dal 26 al 29 febbraio mobilitazione contro l’Organizzazione Mondiale del Commercio»

Il movimento contadino La Via Campesina  lancia una settimana di mobilitazione dal 26 al 29 febbraio contro il WTO, la World Trade Organization (Organizzazione Mondiale del Commercio), in occasione della tredicesima conferenza ministeriale di questa organizzazione, che si terrà ad Abu Dhabi.

Il movimento contadino La Via Campesina critica fortemente la WTO perché «non dà ascolto alle richieste e alle aspirazioni di gran parte del Sud del mondo e dei piccoli agricoltori a livello globale» Secondo la Via Campesina la WTO «ha solo generato e aggravato le crisi della fame globale, della povertà estrema, dei conflitti agrari e della crisi alimentare. Per più di un decennio, l’incapacità di questa istituzione di raggiungere un consenso su una soluzione duratura per le scorte alimentari pubbliche, nonostante oltre 80 paesi in via di sviluppo abbiano presentato proposte dettagliate, illustra chiaramente il suo allineamento con gli interessi degli Stati Uniti e di altri paesi fortemente orientati all’esportazione. La WTO è diventata uno spazio in cui prevale il principio della forza, in cui pochi paesi sviluppati determinano il corso del commercio globale».  

La Via Campesina sottolinea di avere negli anni «evidenziato gli effetti dannosi della WTO e il suo ruolo nell’indebolire ed emarginare le economie contadine e rurali in tutto il mondo. L’Accordo sull’Agricoltura, operante sotto la maschera dello “Stato di diritto”, è stato lo strumento principale attraverso il quale la WTO ha imposto riforme neoliberiste in tutto il mondo, al solo scopo di espandere l’accesso al mercato per le multinazionali e le imprese agricole con sede in altri Paesi orientati all’esportazione».

Il movimento contadino «esorta a scendere in piazza e mobilitarsi contro la WTO, denunciando le politiche dannose che ha imposto negli ultimi tre decenni. La nostra lotta collettiva per il commercio equo, prezzi equi per i prodotti, una transizione significativa verso l’agroecologia contadina e la difesa della terra, dell’acqua e delle foreste costituisce in definitiva una battaglia contro il sistema economico neoliberista promosso dalla WTO».

«La Via Campesina si oppone fermamente a tutti gli accordi di libero scambio che mettono a repentaglio la sovranità alimentare di un Paese, minano l’autonomia e l’autosufficienza delle economie locali e hanno effetti negativi sulla vita, sulle condizioni di vita e sui salari di tutti i lavoratori, compresi i lavoratori migranti e le donne – dicono dal movimento – Come voce globale dei popoli del territorio, chiediamo un contesto commerciale internazionale fondato su principi di solidarietà, giustizia sociale, internazionalismo e sovranità alimentare. Chiediamo condizioni che siano in linea con le garanzie menzionate nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di chi lavora nelle aree rurali. Data l’inadeguatezza delle istituzioni multilaterali globali nello stabilire un sistema commerciale giusto ed equo, i contadini stanno assumendo l’iniziativa nel formulare proposte adeguate».

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