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NaturaSì: «Agricoltura in difficoltà, i consumatori consapevoli possono fare la loro parte»

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«È necessario che tutti prendano coscienza della situazione in cui versa l’agricoltura e che, oltre la politica, ognuno di noi come consumatore consapevole può fare la sua parte»: NaturaSì, catena di negozi del biologico, interviene sul tema delle proteste degli agricoltori e rilancia l’impegno per un consumo critico.
NaturaSì: «Agricoltura in difficoltà, i consumatori consapevoli possono fare la loro parte»
«Il giorno di San Michele del 1985 venne inaugurato a Conegliano Veneto il nostro primo negozio di prodotti biodinamici e biologici come Cooperativa di consumo. Il nostro ideale era l’agricoltura biodinamica per cui due anni dopo, gli stessi fondatori, sulle colline di Conegliano diedero vita all’azienda agricola biodinamica San Michele» scrivono dal Gruppo NaturaSì, catena di negozi del biologico che conta punti vendita in tutta Italia.
«Da allora, e in tutto il percorso successivo, NaturaSì ed i suoi soci, accanto alla cura del rapporto con i consumatori per offrire loro un cibo sano, hanno coltivato un rapporto con la terra per curarla con una agricoltura sana.  In questi anni anche le aziende del nostro ecosistema hanno vissuto la fatica economica di un’agricoltura che ha perso progressivamente il sacro valore che ha sempre avuto per la società e di conseguenza si è impoverita economicamente e moralmente».
«Accanto allo sforzo di conoscere sempre meglio le leggi profonde della natura e di coadiuvarle con la nostra dedizione, intelligenza e lavoro umano, abbiamo sempre cercato di dare il giusto valore al prodotto agricolo ed al cibo vero mirando all’ideale del giusto prezzo. Nonostante questo sforzo, le difficoltà tecniche ed economiche, gli imprevisti, il cambiamento del clima ci hanno fatto vivere quotidianamente la sofferenza degli agricoltori che si manifesta ora con forza in tutta Europa – prosegue NaturaSì – Crediamo quindi che sia necessario per tutti prendere coscienza della situazione in cui versa l’agricoltura e comprendere che, oltre la politica, ognuno di noi come consumatore consapevole può fare la sua parte. Possiamo cominciare dando il giusto valore e riconoscendo un giusto prezzo al prodotto agricolo sostenendo le aziende agricole sia economicamente che moralmente».
«Con il nostro prestito obbligazionario 150 consumatori hanno permesso di finanziare al momento 5 aziende agricole per progetti che guardano al futuro ricevendo una remunerazione in cibo – si legge ancora nella nota – Ci sentiamo di essere promotori di quella che possiamo chiamare “comunità del cibo” perché solo una comunità responsabile e solidale di agricoltori, distributori e consumatori può essere garante di un futuro dell’agricoltura e quindi del cibo. Dobbiamo impegnarci insieme affinché la terra e la natura siano rispettate, curate e non avvelenate ed il cibo prodotto sia un cibo vero che sostenga la nostra salute, la salute della Terra e della società nel suo complesso, in primis degli agricoltori a cui vanno riconosciuti dignità e valore al loro lavoro». 
Le Aziende agricole partecipate da NaturaSì e dai Soci: 
  • Azienda Agricola biodinamica San Michele, Cortellazzo – Venezia
  • Azienda Agricola Il Cerreto, Pomarance – Pisa
  • Azienda Agricola biodinamica La Raia, Novi Ligure – Alessandria
  • Fattoria di Vaira Petacciato – Campobasso
  • Azienda Agricola biodinamica Cascine Orsine, Bereguardo – Pavia
  • Azienda Agricola biodinamica La Decima, Dueville – Vicenza
  • Azienda Agricola La Carpaneta, San Giorgio Bigarello – Mantova 
  • Azienda Agricola Colmello di Grotta, Farra d’Isonzo Gorizia 
  • Tenuta le Piane, Massa Marittima – Grosseto 
Le aziende agricole finanziate per 960mila euro grazie al prestito obbligazionario sottoscritto dai clienti NaturaSì:
  • Az. Agr. Posta Faugno San Paolo in Civitate – Foggia
  • Az. Agr. Green Vegetable Mogliano Veneto – Treviso 
  • Fattoria Di Vaira, Petacciato Campobasso
  • Bio Cantina Orsogna, Orsogna – Chieti
  • Az. Agr. Biologica Ortuso, Boccea – Roma
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LETTURE UTILI

Questo manuale, che è scritto da tre orticoltori biodinamici di lunga esperienza, è un invito a sperimentare il piacere e la bellezza del coltivare, coniugando una pratica agricola profondamente rispettosa dell’ambiente con la riscoperta dei cicli naturali come solo l’agricoltura biodinamica sa fare.

Si tratta di una guida dedicata a chi è alle prime armi, ma anche a chi ha già basi e pratica e desidera approfondire la conoscenza dell’influsso dei pianeti sulla coltivazione delle piante, imparare a realizzare i preparati biodinamici e i macerati vegetali, allestire un cumulo di compostaggio, costruire un semenzaio, utilizzare sovesci e pacciamatura.
Completano il volume oltre trenta schede con le indicazioni dettagliate sui tempi e le modalità di semina, le cure colturali, le consociazioni consigliate e i suggerimenti per la raccolta e la conservazione dei principali ortaggi.
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Questo libro risulta utilissimo per approfondire e applicare in modo corretto le metodologie di questo rivoluzionario metodo di coltivazione.

Orto e frutteto biodinamico è un manuale pratico che con linguaggio semplice, preciso e con l’aiuto di moltissime illustrazioni prende per mano il lettore e lo guida all’applicazione di questa che è insieme una tecnica e una filosofia applicate all’agricoltura. 
Nel volume vengono spiegati con chiarezza e completezza i principi dell’agricoltura biodinamica, con l’inserimento di ricette e di indicazioni per impiegare nove preparati (cornoletame, cornosilice, achillea, camomilla, ortica, corteccia di quercia, tarassaco, valeriana, equiseto), la pasta per tronchi, il cumulo letame e altro ancora.  
A seguire il lettore avrà a disposizione settanta schede relative alla coltivazione di ortaggi e alberi da frutto comuni nel nostro paese.
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La viticoltura biodinamica è un metodo agricolo che permette di esprimere a pieno la qualità e l’unicità dei più diversi territori viticoli mondiali.
L’insieme delle tecniche agronomiche e viticole, l’uso dei preparati, le strategie di gestione del suolo, il compostaggio e la cura dell’organismo agricolo sono gli argomenti chiave di questo primo manuale pratico sulla viticoltura biodinamica.

Il viticoltore che vuole avvicinarsi o migliorare la conoscenza delle tecniche e delle visioni di questo metodo, a cui si legano nomi di prestigio e aziende iconiche della produzione vitivinicola, si potrà confrontare con le diverse esperienze maturate dal lavoro ventennale di Adriano Zago, uno dei maggiori esperti di questa materia a livello mondiale.
Splendidamente illustrato, il libro offre un’ampia raccolta di indicazioni, suggerimenti, esperienze di successi e condivisioni di aspetti critici, raccontati attraverso l’esperienza concreta di aziende viticole biodinamiche italiane e internazionali.
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Questo testo porta all’attenzione del grande pubblico la realtà scientifica, economica e normativa dell’agricoltura biodinamica che, se ormai in crescente domanda, è ancora soggetta ad aspra critica da parte di interessi contrapposti e lontani dalle esigenze di sostenibilità.
Gli autori evidenziano il supporto scientifico alle pratiche biodinamiche antesignane dell’agroecologia, e illustrano la sua capacità di preservare la funzionalità e la salute dell’ecosistema agroalimentare.
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L’approccio biodinamico proposto in questo libro è un metodo concreto e ben sperimentato per un’apicoltura sostenibile e rispettosa delle api: dalla progettazione dell’apiario alla raccolta del miele, senza trascurare la gestione delle colonie, la propagazione e la cura.

Le pratiche presentate, frutto dell’esperienza di apicoltori, tecnici e scienziati di provenienza e scuole di pensiero differenti, si basano su un approccio sensibile all’ape nel suo ambiente, ampiamente supportato dalle più recenti ricerche scientifiche.
Il rapporto con l’ape proposto in queste pagine è di conseguenza molto differente da quello praticato nell’apicoltura convenzionale che considera l’ape alla stessa stregua di un qualsiasi animale d’allevamento, e che, nonostante il continuo ricorso a trattamenti di sintesi, nutrizione stimolante e fecondazione artificiale, non sembra in grado di dare risposte efficaci contro il progressivo degrado della salute dell’alveare.
Osservare con attenzione le api può regalarci anche qualcosa di inatteso, può insegnarci a rinnovare il nostro modo di pensare e di collaborare nella nostra società.

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