Vai al contenuto della pagina

Re-chiusi: la rubrica satirica di Arianna Porcelli Safonov

homepage h2

Con la sua ironia tagliente e il suo senso dell’umorismo, Arianna Porcelli Safonov si occupa questo mese di… occasioni per “stare soli con se stessi”! «Rimanere chiusi da qualche parte è un toccasana, è la cosa più auspicabile che possa succederci. Pensateci: facciamo così fatica a trovare un po’ di tempo libero, che restarcene chiusi in un posto potrebbe rivelarsi una bella opportunità».
Re-chiusi: la rubrica satirica di Arianna Porcelli Safonov
Domanda scomoda: siete mai rimasti chiusi dentro a qualche posto, accorgendovi di essere felici? Chiedo scusa ai claustrofobici, ma io non sottovaluterei l’importanza salvifica che può avere una porta con la serratura, al giorno d’oggi. Rimanere chiusi da qualche parte è un toccasana, è la cosa più auspicabile che possa succederci. Pensateci: facciamo così fatica a trovare un po’ di tempo libero, che restarcene chiusi in un posto potrebbe rivelarsi una bella opportunità.
Un sequestro senza aguzzini ci consentirebbe di avere una mezz’oretta tutta per noi, basterebbe vincere la smania di voler uscire per forza perché chissà cosa pensiamo di dover fare là fuori!
Se invece siamo ancora gente capace di godersi l’istante presente, come suggerivano Thich Nhat Hanh e i suoi amici, ecco che la clausura imposta fa proprio al caso nostro.
C’è tanto bisogno di stare con quel parente che non vediamo mai e cioè con noi stessi, cosa aspettiamo?! La nostra salute trova tanto giovamento in quell’attimo d’introspezione intima, ma è sempre più difficile trovare un luogo dove appartarsi gratuitamente. Se vuoi fare introspezione, ti tocca pagare una palestra dove ti mettono a fare yoga, vestito da mimo, oppure devi entrare in qualche tempio, in qualche chiesa, dove però c’è sempre qualcuno che, a un certo punto, non resiste e vuole fare un video o chiedere qualcosa bisbigliando ad alta voce (il bisbiglio ad alta voce dovrebbe essere reato).
Visto che le occasioni di relax con noi stessi sono sempre più rade, perché come usciamo di casa veniamo investiti da tonnellate di cose da fare e anche quando pensiamo di essere al sicuro, in casa, con diecimila dispositivi tra le mani, non ci va molto meglio, ecco che l’idea di farsi chiudere a chiave in qualche sgabuzzino diventa quasi una soluzione zen. Va bene qualsiasi luogo, bisogna solo trovare qualcuno disposto a farci la cortesia di serrare la stanza e di venirci a recuperare all’orario stabilito.
Beati quelli che non hanno paura dell’ascensore per- ché riusciranno finalmente a starsene un po’ in pace e magari, se c’è luce, a leggere quel libro che è nello zaino da mesi, con l’angolo piegato sempre sulla stessa pagina. Non so perché non esistano ancora performer che si facciano chiudere da qualche parte per trascorrerci ore e poi dirci cos’è successo, senza che ci sia una webcam a documentarlo: la differenza tra l’autoreclusione momentanea e il Grande fratello, infatti, è che una delle due pratiche ci consente di conoscere noi stessi, mentre l’altra ci allontana da noi stessi per mostrarci modelli di vita piuttosto disdicevoli. Quindi, occhio!
Bastano dieci minuti al giorno, proprio come una pratica zen. Potrebbe diventare una specie di alternativa ai sette tibetani. Ci metteremo seduti, a gambe incrociate, eviteremo la musica perché il silenzio è un bene di lusso e via a parlare con noi stessi!
Se poi riuscissimo a spegnere la luce capiremmo camionate di cose.
Mica tutte belle, per carità; ma già capire cose non mi pare poco, è un bel miracolo.
E poi le cose di un certo spessore si capiscono sempre al buio.
L’unica controindicazione di questa pratica è che a un certo punto, dovrebbe arrivare qualcuno a disturbarci, infilando la chiave nella toppa per liberarci, ma potrebbe tardare, potrebbe farci uno scherzo o potrebbe essersi dimenticato. A quel punto, finalmente, potremmo provare, forse per la prima volta nella nostra vita, gratitudine per una persona.
_____ 
Arianna Porcelli Safonov è performer di monologhi di satira e critica al costume sociale. Laureata in Storia del costume, ha scritto due libri umoristici, Fottuta Campagna e Storie di matti (Fazi Editore). Dal 2018, collabora con l’Università di Pavia, con una docenza legata alle tecniche di improvvisazione applicate agli ambiti manageriali.
____

Scopri il numero di febbraio di Terra Nuova

Il primo mensile del vivere bio: ecologia, alimentazione e salute, benessere, ricette, bioedilizia, agricoltura naturale, esperienze, sostenibilità, ambiente, spiritualità, nuova educazione, solidarietà, comunità e tanto altro.

Visita  www.terranuovalibri.it lo shop online di Terra Nuova
Terra Nuova è anche IN EDICOLA oltre che nei negozi bio e sul nostro shop online
Su  www.terranuovalibri.it, lo shop online di Terra Nuova, sono disponibili all’acquisto tutti i nostri titoli e naturalmente i numeri della rivista mensile.
La rivista Terra Nuova, oltre che sul nostro shop online, è disponibile anche in edicola e nei punti vendita del naturale

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!