«Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’elenco delle aree presenti nella proposta di
Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), che individua le zone dove realizzare in Italia il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico, per lo stoccaggio in via definitiva dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività –
si legge in una nota del Ministero stesso – La Carta e’ stata elaborata dalla Sogin, sulla base delle osservazioni emerse a seguito della consultazione pubblica e del Seminario nazionale condotti dopo la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), e approvata dall’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin). La Carta Nazionale delle aree idonee individua 51 zone i cui requisiti sono stati giudicati in linea con i parametri previsti dalla Guida tecnica Isin, che recepisce le normative internazionali per questo tipo di strutture».
Le regioni in cui si trovano i siti sono Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio e Piemonte.
Peraltro, il Ministero spiega che accetterà “autocandidature” da parte degli «enti territoriali le cui aree non sono presenti nella proposta di CNAI», per «avviare una rivalutazione del territorio stesso, al fine di verificarne l’eventuale idoneità».
«È inaccettabile che il nostro territorio diventi la discarica di rifiuti radioattivi»,
ha detto Rosalia D’Alì, presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale. «È impensabile – aggiunge – che un territorio di pregio artistico, naturalistico, architettonico come il nostro, vocato decisamente al turismo, possa essere dichiarato idoneo per questa attività».
«La Regione Basilicata ribadisce il proprio no all’individuazione in territorio lucano dei siti per i rifiuti radioattivi. La nostra posizione non cambia e non cambierà»
ha detto l’assessore all’ambiente e all’energia della Regione, Cosimo Latronico.
Il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella
ha ribadito che «il nostro Comune con atti deliberati nel precedente mandato amministrativo, le Regioni Puglia e Basilicata, oltre ai comitati appositamente costituiti, hanno presentato delle osservazioni con cui hanno dichiarato che il nostro territorio non è idoneo per un’installazione così impattante».
«Per l’Alessandrino non è servita una mozione approvata dal Parlamento che evidenziava la vicinanza con le aree Unesco, la presenza di aziende a rischio di incidente come la Solvay e la discarica dei
rifiuti di Novi Ligure
e della falda acquifera, in particolare per Sezzadio e Bosco Marengo. Inutili le delibere contrarie approvate da decine di Consigli comunali e le osservazioni tecniche presentate da enti, associazioni e comitati. L’iter ora prevede 30 giorni di tempo per presentare le autocandidature da parte dei Comuni, sia quelli indicati nella Cnai sia altri mai indicati neppure nella carta dei siti potenzialmente idonei.
Poi la scelta toccherà alla presidenza del Consiglio»
si legge su Il Secolo XIX.
«Eravamo convinti – dice Gianluca Colletti, sindaco di Castelletto Monferrato – che le nostre controdeduzioni potessero incidere sulla scelta, invece si è eliminato solo il sito di Frugarolo» e annuncia che i sindaci valuteranno anche la possibilità di ricorsi a difesa del territorio.
«Ci sono già pendenti un ricorso al Tar e un esposto alla Corte europea, ma siamo pronti anche ad azioni di protesta eclatanti»
ha detto Rodolfo Ridolfi, presidente del Comitato per la salvaguardia del territorio di Corchiano e della Tuscia, che promette battaglia.
_______
SOSTIENI TERRA NUOVA E ABBONATI ANCHE TU ALLA RIVISTA
IL PRIMO MENSILE ITALIANO DEL VIVERE BIO!
E se vuoi fare un regalo che dura tutto l’anno e fa bene al pianeta, scegli di donare ai tuoi amici o ai tuoi familiari l’abbonamento a Terra Nuova!
Per chi si abbona sono disponibili sconti, agevolazioni e vantaggi presso aziende, operatori, strutture che si occupano di servizi, corsi, salute, casa, benessere e tanto altro.
E con l’abbonamento a Terra Nuova hai anche:
Dal 1977 Terra Nuova rappresenta un punto d’incontro tra chi cerca uno stile di vita più sano e in armonia col Pianeta e le tante realtà italiane in linea con i principi di ecologia e sostenibilità.