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Hermmes: verso linee guida per l’educazione al digitale di bambini e ragazzi

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Si è concluso il primo dei tre anni che porteranno il progetto Hermmes (Holistic Education, Resilience and Media Maturity in Educational Settings) a definire linee guida per le politiche scolastiche per fornire a bambini e ragazzi gli strumenti e la consapevolezza necessari per utilizzare in modo maturo e responsabile la tecnologia digitale e i media attuali.
Hermmes: verso linee guida per l’educazione al digitale di bambini e ragazzi
Si è concluso il primo dei tre anni che porteranno il progetto Hermmes (Holistic Education, Resilience and Media Maturity in Educational Settings) a definire linee guida per le politiche scolastiche e corsi di formazione per insegnanti e genitori per metterli in grado di fornire a bambini e ragazzi gli strumenti e la consapevolezza necessari per utilizzare in modo maturo e responsabile la tecnologia digitale e i media attuali.
Il progetto, cofinanziato dal Programma Erasmus+, conta tredici partner da sei nazioni, tra cui in Italia l’Associazione per la pedagogia Steiner-Waldorf La Cruna, che, nella sede della propria scuola in provincia di Treviso, ha ospitato nei giorni scorsi un meeting per fare il punto dei lavori al quale hanno partecipato insegnanti ed esperti da tutta Europa.
«Oggi più che mai occorre fornire ai giovani strumenti efficaci per acquisire una coscienza critica e una maturità adeguata per utilizzare senza rischi e senza impatti negativi i media digitali che oggi si trovano davanti – hanno spiegato i promotori – Sicurezza e protezione dei bambini restano priorità e per l’utilizzo di tali media occorre definire bene tempi e modalità, che dovrebbero essere strettamente allineati con le fasi di sviluppo dei bambini e degli adolescenti».
«Quella a cui ci troviamo davanti è una grande sfida, cioè capire come coniugare l’irrefrenabile sviluppo tecnologico con l’approccio educativo e di ausilio allo sviluppo per bambini e ragazzi, affinchè divengano cittadini consapevoli – ha spiegato durante il meeting Sabino Pavone, presidente dell’associazione La Cruna che gestisce la scuola steineriana Novalis – C’è bisogno di creare una sorta di contrappeso affinchè si possano usare in piena umanità tutti gli strumenti a disposizione. Dunque, è necessaria un’educazione morale dell’uomo, iniziando dall’infanzia, perché ci sia la capacità di discernere, nell’utilizzo degli strumenti, tra finalità di bene e di male. Ed è proprio questa la sfida educativa su cui stiamo lavorando cercando di mettere a punto linee guida sull’educazione ai media. Alle persone oggi più che mai sono richieste qualità e attitudini umane, tra cui l’assenza di pregiudizi, fanatismi o fondamentalismi per fare posto a un sincero interesse per ciò che si esamina; forza ed entusiasmo per la ricerca della verità, che si nega a chi crede di possederla già; qualità immaginative potenti e una coscienza che trascini con se senso di responsabilità».
«L’utilizzo dei media digitali e degli smartphone in primis è oggi in una fase di ripensamento da parte di una buona fetta del mondo dell’educazione – ha aggiunto Robert Neumann, docente alla Freie Hochschule di Stoccarda, istituto universitario che forma insegnanti delle scuole Steiner Waldorf – poiché dopo una prima fase di grandi entusiasmi si sono compresi i possibili aspetti negativi».
E Paula Bleckmann, esperta di dipendenze digitali, ha sottolineato come sia necessario «proteggere i nostri figli da ogni tipo di sovrastimolazione, soprattutto quella digitale» e «indagare e considerare attentamente l’equilibrio tra le possibilità e i rischi dello sviluppo tecnologico»; la dottoressa Bleckmann si pone in maniera critica nei confronti dell’idea guidata dall’industria che nell’educazione vorrebbe tutto «più veloce, più precoce, più digitale».
Gli organizzatori e i partecipanti hanno anche tenuto a sottolineare la grande partecipazione dei ragazzi della scuola Novalis e hanno apprezzato l’aiuto che hanno fornito nella preparazione e allestimento degli ambienti e il concerto che hanno tenuto a conclusione dell’evento.

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