Triarico: «Insetti utili, al loro posto»
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Carlo Triarico, presidente dell’associazione per l’agricoltura biodinamica, interviene sul numero cartaceo di aprile della rivista Terra Nuova con la sua rubrica, occupandosi stavolta dell’immissione in commercio degli insetti a uso alimentare. Condividiamo l’intervento anche con i lettori che ci seguono sul web.
Carlo Triarico, presidente dell’associazione per l’agricoltura biodinamica, interviene sul numero cartaceo di aprile della rivista Terra Nuova con la sua rubrica, occupandosi stavolta dell’immissione in commercio degli insetti a uso alimentare. Condividiamo l’intervento anche con i lettori che ci seguono sul web.
«Strana epoca la nostra, che promuove gli insetti nei piatti, ma li detesta nei campi, combattendoli con pesticidi, anche a costo di danneggiare la salute. Eppure, gli insetti nei campi, e non a tavola, sono fondamentali per la vita agricola e per la fertilità. Non solo gli impollinatori permettono di fecondare i fiori col polline e quindi di portarli a frutto, ma tanti insetti in aria, sulle piante e nel sottosuolo costruiscono gli equilibri della biodiversità da cui dipende la stabilità ecologica dell’ambiente agricolo. Proprio grazie a questo equilibrio, in natura non ci sono insetti nocivi, ma l’insieme si tiene attraverso un’azione reciproca dove tutto circola. Per questo in biodinamica bisogna lasciare almeno il 10% del suolo alla biodiversità: siepi, alberi, laghetti rifugio per insetti, pesci, uccelli e piccoli mammiferi.
Coltivare introduce un disequilibrio che favorisce le patologie. Ma si può coltivare in modo tale da ridurre gli impatti e portare beneficio all’ambiente, anche grazie agli insetti. Una simile coltivazione porta tanti benefici, non solo produttivi, poiché plasma i paesaggi e cura gli esseri viventi. Le patologie vegetali sono un riflesso di forzature che possono es- sere evitate con un approccio ecologico preventivo. Grazie a questo le piante non si ammalano e tutta la catena alimentare è sana.
In ciò gli insetti, se diffusi nella loro biodiversità, sono i migliori alleati. Non solo essi costituiscono una bar- riera utile perché nessun insetto potenzialmente dannoso prevalga sugli altri e proliferi, ma svolgono un ruolo importante per la biodiversità microbica e la fertilità.
La microfauna dei suoli, poi, è fondamentale. Mangia i resti di sterco e di materia morta e li trasforma in sostanza fertile. Scava e arieggia i suoli compattati. Ripulisce da sostanze pericolose, da ciò che marcisce, dai principi tossici presenti nell’ambiente agricolo. Sicuri che tutto quello che possiamo fare degli insetti è mangiarli?».
Carlo Triarico, storico della scienza, presiede l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica ed è direttore dell’Istituto APAB.
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