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Carta e prezzo dei trasporti: cosa ci attende

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Il costo dei noli da marzo ad oggi nella tratta Asia verso l’Europa si è ridotto di oltre il 50% ma il rientro alla normalità è ancora lontano.
Carta e prezzo dei trasporti: cosa ci attende
Basti infatti ricordare che nel periodo pre-Covid spedire un container da 40 piedi dalla Cina all’Italia costava meno di 2mila dollari e nonostante il calo rispetto al picco degli ultimi mesi,  fino a poco tempo fa i prezzi dei container erano ancora intorno ai 7mila dollari.
Chiaramente questo cambiamento di rotta del mercato deriva da due fattori principali;  il primo è la contrazione della domanda  ed il secondo la decongestione dei porti.
Sono proprio questi due fattori che hanno favorito la ripresa degli scambi da e verso l’Asia vista la maggiore disponibilità di  container e questo sta determinando il  progressivo calo dei noli  dopo due anni di pura follia.
Restano tuttavia numerose incertezze, innanzitutto il contesto economico e geopolitico poi la questione energetica, la presenza di stock considerevoli ed infine la politica zero covid in Cina.
Tutti questi elementi  che contribuiscono  a creare un contesto estremamente instabile, vede le compagnie di navigazione dopo un biennio così anomalo, determinate a salvaguardare i propri margini  e lo stanno facendo riducendo la capacità di stivaggio dei contenitori sulle navi. Ormai è assodato che le compagnie di navigazione con i tagli stanno cercando di ricreare una certa pressione per ridurre i costi operativi e frenare il crollo delle tariffe,  infatti hanno già ridotto del 10%  i volumi tra Asia ed Europa.
Alla luce di quanto sta accadendo è lecito domandarsi cosa ci attenderà nei prossimi mesi.
Assisteremo ancora alla discesa dei costi dei noli o, per effetto dei tagli delle capacità di carico avremo un nuovo rimbalzo  per l’aumento dei container fermi sulle banchine?
Quello che è certo  è che con la maggiore difficoltà di imbarco assisteremo ad un allungamento dei tempi di transito. La situazione dipenderà molto anche dalla ripresa della domanda interna della Cina che assorbirebbe maggior domanda di trasporto e potrebbe congestionare nuovamente i porti complice anche il capodanno cinese, periodo in cui storicamente le attività portuali subiscono pesanti ritardi .
E’ evidente  che il mercato dei trasporti marittimi oggi in convalescenza, resta volatile e con una scarsa visibilità generale. Per questo è  fondamentale tenersi aggiornati sugli  sviluppi in modo da adeguare la propria strategia di trasporto per garantire le importazioni e soprattutto giocare in anticipo.
La buona notizia è che oggi gli spedizionari hanno acquisito un maggior potere nei confronti delle compagnie di navigazione ed offrono maggiori garanzie alle aziende,  tanto più che le tariffe contrattuali superano quelli dei noli spot e sono in condizione di poter rinegoziare i contratti.

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