«Nel mese di dicembre in Australia è iniziata la costruzione del più grande osservatorio radioastronomico del mondo. Servirà ad ampliare i confini della nostra conoscenza, a tracciare la nascita e la morte delle galassie e a intercettare qualsiasi eventuale forma di vita nell’universo. In altre parole, stiamo cercando di capire se esistono le condizioni per un altro pianeta abitabile. Il desiderio più profondo di queste operazioni è riuscire a capire se realmente siamo soli nell’universo.
Il pianeta Terra, per molti di noi, sembra diventato davvero troppo stretto, inospitale e addirittura inabitabile. Ma, ricordiamolo, forse siamo una vera eccezione del cosmo e non sarà facile trovare condizioni simili «là fuori». Questa eccezionalità è data dal suolo, la grande madre che nutre tutte le creature, che assorbe il carbonio dall’atmosfera, che rende possibile il contenimento e la purificazione dell’acqua, che ci offre ogni bene terreno. Se non vogliamo rendere il nostro Pianeta simile agli altri, una palla scheletrica di roccia e sabbia, dobbiamo fare qualcosa.
Quando parliamo di suolo, intanto, dobbiamo imparare a ridimensionarci. Ci sono più organismi viventi in un cucchiaio di terra – 9 miliardi – che persone sul Pianeta. Senza terra non possiamo vivere. Certo, le verdure si coltivano anche con l’idroponica e presto avremo sui banchi del supermercato la carne sintetica, ma non è un futuro così entusiasmante.
Il suolo in Italia scompare alla velocità di 2 metri quadri al secondo, divorato dal cemento. Per fermarlo serve una diversa cultura del verde pubblico e della vivibilità urbana. Ma c’è un altro grande problema legato all’erosione e alla desertificazione: i terreni non riescono più a trattenere l’acqua e hanno perso la loro fertilità a causa di un’agricoltura distruttiva che sfrutta i terreni, depauperandone per sempre le forze vitali e la capacità di rigenerazione. Dobbiamo fermarla, perché tra meno di 20 anni saremo 9 miliardi di persone.
Già oggi gli orfani della terra sono costretti a emigrare in cerca di condizioni migliori di vita. I potentati mondiali allungano le loro mani sui terreni dell’Africa, dell’Asia e delle Americhe, per sfruttare il sottosuolo, impossessarsi delle risorse genetiche, trovare nuovi terreni coltivabili per le monocolture più redditizie.
Ecco che ancora una volta entrano in gioco le nostre scelte. Per frenare lo stesso cambiamento climatico serve una trasformazione radicale del modo di fare agricoltura. Ogni giorno a tavola possiamo scegliere di essere parte della soluzione piuttosto che del problema, riducendo il consumo di carne e scegliendo prodotti che provengono dall’agricoltura biologica.
D’altra parte però non possiamo nemmeno limitarci a delle scelte di consumo. Serve un cambiamento molto più profondo, culturale e spirituale, che ci porti a comprendere che la terra non è un semplice supporto per le piante, ma è essa stessa nutrimento, universo, complessità».
____
Scopri il numero di gennaio della rivista Terra Nuova
Ecologia, alimentazione e salute, benessere, ricette, bioedilizia, agricoltura naturale, esperienze, sostenibilità, ambiente, spiritualità, nuova educazione, solidarietà, comunità e tanto altro.
Su
www.terranuovalibri.it ,lo shop online di Terra Nuova, sono disponibili all’acquisto tutti i nostri titoli e naturalmente i numeri della rivista mensile.
La rivista Terra Nuova, oltre che sul nostro shop online, è disponibile anche nelle edicole del nord e centro Italia e nei punti vendita del naturale di tutta Italia.