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I lavori nell’orto a dicembre

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Anche a dicembre ci sono ancora lavori che possono essere fatti nell’orto e ci sono raccolti che possono arrivare sulle nostre tavole per tutto il mese. Poi si può iniziare a progettare l’orto per la primavera. Ecco i consigli del Bosco di Ogigia.
I lavori nell’orto a dicembre
Anche a dicembre ci sono ancora lavori che possono essere fatti nell’orto e ci sono raccolti che possono arrivare sulle nostre tavole per tutto il mese. Poi si può iniziare a progettare l’orto per la primavera. Ecco i consigli del Bosco di Ogigia.
Se non è troppo bagnato si può dissodare, pacciamare e attuare strategie per aumentare la fertilità del terreno e prepararlo alle semine di primavera. Per rendere l’orto praticabile anche nel periodo delle piogge e gelate invernali possiamo coprire i vialetti con cartone o paglia. Questa operazione è utile in quanto a dicembre nell’orto si deve circolare abbastanza essendo diverse le verdure da raccogliere. Infatti abbiamo a disposizione ancora cavoli di varie specie, insalate, sedani, porri, finocchi e rape.

Le raccolte nell’orto di dicembre

Le insalate da raccogliere in questo periodo possono essere sia le lattughe che le indivia. Le prime, in particolare se si tratta della qualità canasta, possono resistere alle prime gelate, pertanto potremo averle per tutto il mese. Le indivie sono di varie specie, la più comune è la scarola, credo che sia anche la più adatta ad essere coltivata nella nostra zona. Ha la foglia larga e produce un cesto molto grosso. In questo periodo sarebbe opportuno legare le foglie per circa 15 giorni per favorire l’imbiancamento. La scarola è molto resistente e può essere consumata per tutto l’inverno. Tuttavia le gelate molto forti riescono a rovinarla ed è pertanto consigliabile apporre delle protezioni. Anche i finocchi, in pieno inverno, sono da proteggere, dovrebbe essere sufficiente una abbondante pacciamatura con foglie, paglia o fieno. Le rape, se sono della qualità precoce, producono le cime entro 60 giorni pertanto a dicembre cominciano a scarseggiare. La qualità tardiva inizia a produrre cime nel mese di febbraio. Durante l’inverno possono essere raccolte le foglie che pur non essendo della stessa qualità delle cime hanno comunque un buon sapore che migliora in seguito alle gelate.
Raccolti di dicembre:
  • lattuga
  • finocchi
  • rape
  • insalate
  • verze
  • cachi
  • cavoli
  • nespole

Le erbe spontanee da mangiare

Se avete lasciato spazio alla crescita delle erbe spontanee, il mese di dicembre regala degli ottimi raccolti, soprattutto se il clima è stato mite durante l’autunno. Si può trovare già la borragine, con le sue foglie grasse e pelose, che in questo periodo sono ancora tenere (per individuare le erbe commestibili, riconoscerle, raccoglierle e trattarle consultate “Il prato è in tavola” di Dafne Chanaz). Ha molte proprietà benefiche, ma non bisogna abusarne da cruda. Cotta invece perde gli alcaloidi, leggermente tossici per il fegato. Anche le nuove piantine di malva possono essere già disponibili. Approfittiamone per preparare l’acqua di malva (un rimedio della nonna utile contro le infiammazioni), ma anche per inserirla in varie ricette come minestroni di verdure  e ravioli ripieni.

Gli ultimi frutti dell’anno

Riguardo alla frutta possiamo trovare ancora sull’albero le nespole comuni. Anche se sono state raccolte, la loro maturazione continua nel mese di dicembre. Avremo cura di collocarle al chiuso, magari dentro una scatola o cassetta, con della paglia per mantenerle ben asciutte e consumarle quindi man mano che maturano.
Altri frutti di stagione sono i cachi: sia della qualità comune, molto diffusi nel nostro territorio, che della qualità  detta mela o vaniglia. Quest’ultimi maturano sulla pianta, restano consistenti e possono essere mangiati a morsi o tagliati in spicchi proprio come le mele.  Gli altri vengono raccolti ancora duri però sono immangiabili in quello stato. Devono essere pertanto riposti in un luogo possibilmente sano e ventilato, non sovrapposti. Per  anticiparne la maturazione possiamo metterli insieme ad altri frutti, soprattutto mele. Si consiglia questo trattamento solo per una parte dei nostri cachi per evitare una maturazione contemporanea. Il resto dei frutti conviene porli in un luogo fresco da soli. Il frutto si considera maturo quando è divenuto ben molle in tutta la sua superficie. La pasta assume la consistenza di una confettura. Se ben conservati possono essere consumati fino a febbraio.

Nuovi alberi da mettere a dimora

Se possediamo un orto grande, anche con varie piante, è difficile elencare tutti i lavori che si possono fare a dicembre. Se non abbiamo completato la piantagione di nuovi alberi, possiamo ancora farlo in questo mese, specialmente nei primi giorni e se il clima non è troppo rigido. Consiglierei di frequentare assiduamente l’orto anche in questo mese, tempo permettendo, vi accorgerete che in questo ambiente si trovano sempre cose utili da fare. Inoltre vi verranno idee per le coltivazioni future.

La manutenzione degli attrezzi dell’orto

Gli attrezzi andrebbero riposti sempre ben puliti e asciutti. Difficile avere tempo e pazienza per farlo sempre, ma almeno dedichiamoci ad un po’ di manutenzione a fine stagione, quando gli utensili dell’orto staranno per un po’ a riposo e quando pioggia e umidità possono accelerare i processi di degradazione. La prima cosa da fare è pulire tutto, rimuovendo le incrostazioni di fango e altri materiali usando una spatola o una spazzola. Anche un semplice lavaggio con acqua può fare al caso nostro avendo cura di asciugare subito dopo l’oggetto.
Può essere necessario pulire anche i manici in legno usando, eventualmente, della carta vetrata per eliminare schegge. L’impugnature deve risultare ben liscia.
A dicembre possiamo trovare il tempo anche per le piccole riparazioni. Ad esempio potrebbe servire sostituire la vite che unisce manico e parte metallica dell’attrezzo. Inoltre per le vanghe e le pale potrebbe servire un affilatura per migliorare la loro capacità do penetrare nel terreno.
Sui vari attrezzi da taglio dovremo provvedere a oliare le parti in attrito e affilare le lame. Forbici, tronca-rami, seghetti, tutto deve passare una accurata revisione. Non dimentichiamoci anche di disinfettarli con acqua e alcol (in proporzione 1 a 3), una operazione da compiere ogni volta che passiamo da una pianta all’altra per evitare la trasmissione di malattie.
Infine svuotiamo bene e riponiamo in un luogo riparato tutti i tubi di irrigazione. Azione fondamentale per ritrovarli ancora funzionanti l’estate successiva.
Per gli attrezzi a motore la parola d’ordine è lubrificare. Provvediamo quindi all’ingrassaggio, alla pulizia e alla rimozione dei residui della lavorazione e al cambio olio.

Progettare l’orto per la prossima primavera

Tra dicembre e gennaio avremo meno necessità di svolgere lavori nell’orto, perciò è il momento giusto per progettare l’orto per la prossima primavera. Prima di tutto osserviamo la situazione e ripercorriamo l’annata appena passata. Cosa ha funzionato bene, dove abbiamo avuto problemi? Dobbiamo porci queste domande e prendere carta e penna per focalizzare meglio anche cosa si desidera coltivare e migliorare nel proprio orto.
Per chi inizia per la prima volta a fare l’orto la progettazione sarà ancora più importante a anche lo studio. Non c’è niente meglio dell’esperienza per imparare, ma anche un po’ di teoria non guasta. Per fortuna tra libri, video e pagine internet sono accessibili tante informazioni. Anzi, il rischio sarà di confondersi per le troppe indicazioni, a volte contrastanti. Ecco perché è così importate progettare: perché ci aiuta a focalizzare i nostri desideri e a scegliere le tecniche più utili per raggiungerli. In questo periodo possiamo approfittare per costruire strutture di supporto alla coltivazione, come recinzioni per la protezione dagli animali selvatici o palizzate o archi di sostegno per l’ombreggiamento estivo. Se si desiderano coltivare piante particolari questo è anche il periodo per intessere relazioni con raccoglitori di semi per acquisti o scambi di sementi speciali.

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