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Conoscere l’indice glicemico dei cibi

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È importante conoscere l’indice glicemico dei cibi per poter scegliere cosa mangiare se si vuole tenere bassa la glicemia attraverso l’alimentazione e prevenire disturbi collegati a un consumo di alimenti che alzano la glicemia. Ecco i suggerimenti di Raffaella Fenoglio, dal suo libro “Abbasso l’indice glicemico”.
Conoscere l’indice glicemico dei cibi
È importante conoscere l’indice glicemico dei cibi per poter scegliere cosa mangiare se si vuole tenere bassa la glicemia attraverso l’alimentazione e prevenire disturbi collegati a un consumo di alimenti che alzano la glicemia. Ecco i suggerimenti di Raffaella Fenoglio, dal suo libro  “Abbasso l’indice glicemico”.
«L’indice glicemico (IG) basso è proprio di carboidrati e glucidi a lento assorbimento, mentre quello alto porta alla rapida assimilazione stimolando di conseguenza un elevato rilascio di insulina, ormone deputato a ridurre la glicemia. Per ogni alimento è stato attribuito un valore IG in una scala di valutazione che oscilla tra zero (l’olio di oliva extravergine) e 100 (lo sciroppo di glucosio) – spiega Fenoglio nel suo libro – Gli alimenti fino a 50 hanno un basso indice glicemico, sotto i 35 l’IG è bassissimo, sopra i 70 è alto. In rete ci sono diverse tabelle in merito. È utile quindi conoscere l’IG di ciò che mangiamo, soprattutto per i soggetti diabetici e le persone in sovrappeso». 

Le ricette contenute nel libro “Abbasso l’indice glicemico” sono tutte sotto i 50 IG, quelle contrassegnate da IG bassissimo rimangono sotto i 35 IG.

«Due sono gli ingredienti che trasformano una ricetta, anche la più tradizionale e consolidata, in un alimento che non provoca picchi insulinici: i cereali integrali e gli zuccheri non raffinati – spiega Fenoglio – Quindi prima di avventurarvi a provare quanto vi propongo lasciate in dispensa la farina 0 e 00 e lo zucchero bianco e seguitemi! Facciamo un giro al supermercato o al negozio bio riempiendo il carrello di farine e paste integrali di grano, farro, avena, grano saraceno, canapa e orzo – l’unica sotto i 35 IG. Poi dirigiamoci al reparto dello zucchero. Ignoriamo quello bianco e buttiamoci su altri prodotti. In ordine di indice glicemico possiamo comprare lo zucchero integrale, il miele d’acacia e, sotto i 35 IG, lo sciroppo d’agave, lo zucchero di cocco o betulla, e la stevia. Sono tutti eccellenti dolcificanti e danno un sapore speciale ai vostri piatti senza gravare sul pancreas. Io adopero di preferenza lo zucchero di cocco o lo sciroppo d’agave perché sono i più facili da dosare dato che il loro potere dolcificante è simile a quello dello zucchero. Se invece voi amate la stevia nell’impiegarla tenete presente che dolcifica fino a 300 volte di più rispetto lo zucchero bianco».

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