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Il decalogo del cammino

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Grazie alla Compagnia dei Cammini è possibile conoscere il “decalogo del cammino”, dieci punti che aiutano a conoscere i benefici del camminare come momento di consapevolezza e contatto con la natura.
Il decalogo del cammino
Grazie alla  Compagnia dei Cammini è possibile conoscere il “decalogo del cammino”, dieci punti che aiutano a conoscere i benefici del camminare come momento di consapevolezza e contatto con la natura.
  1. Camminare aiuta a liberare la mente dagli stress facendo emergere la soluzione ai problemi e a scaricare l’energia negativa accumulata in mesi di lavoro.
  2. Per scoprire la pace interiore della lentezza consapevole, si impara a camminare con passo lento, guardandosi intorno, perché c’è sempre un fiore nuovo, un insetto, un colore che ci stupiranno.
  3. Il camminare è un atto curativo in sé che predispone alla guarigione. Durante il cammino si ascolta il proprio corpo e si prende consapevolezza dei propri nodi da sciogliere.
  4. I viaggi a piedi sono utili per imparare a distinguere tra superfluo e necessario. Si mette a fuoco, infatti, cos’è indispensabile e cosa si può evitare. Eliminando il superfluo dagli zaini e dalla mente, tutto sarà più leggero.
  5. Il cammino ci insegna l’incontro: con le persone che vivono dove sto camminando, con la natura fuori e dentro di noi, l’incontro con chi vive in modo semplice che ha tanto da insegnarci, l’incontro con i pastori, l’incontro con persone speciali che hanno avuto il coraggio di scelte di vita controcorrente.
  6. Il cammino ci allena ad accettare gli imprevisti. Niente è irrimediabile e durante un cammino gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Perdere un sentiero, arrivare col buio, non trovare viveri là dove ci si aspettava, sono imprevisti che spesso hanno qualcosa da insegnarci.
  7. Camminare richiede un buono spirito d’adattamento che ci farà apprezzare esperienze che mai avremmo pensato (dormire una notte all’aperto, sotto la luna piena – per esempio – è una cosa che pensavamo di non fare mai, e invece… ecco la magia!).
  8. È una bella occasione per conoscere il territorio in cui viviamo e in generale i paesi minori del nostro Belpaese. Camminare vicino a casa è una delle grandi scoperte che possiamo fare ed è un modo semplice di iniziare il nostro cammino.
  9. Come ogni cambiamento, l’inizio del nostro cammino può richiedere una crisi di passaggio. Dopo i primi tre giorni di cammino, in cui il corpo e la mente “piangono fuori” le tossine per ripulirsi, infatti, ci si predispone per il nuovo stato di camminanti e allora si inizia a comunicare più in profondità con le persone che camminano con noi, i pensieri negativi lasciano il posto a quelli più creativi e il nostro essere esce dal dualismo corpo-mente per armonizzarsi in un tutt’uno più equilibrato.
  10. Scoprire il silenzio! Durante il cammino si scopre anche la bellezza del silenzio, dell’ascoltare il proprio passo, il proprio respiro, i suoni della natura cui non prestiamo mai attenzione.

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