Il Movimento per la Decrescita Felice organizza il Bike Tour della decrescita, che si terrà dal 26 agosto al 4 settembre fra Taranto e Sapri, per pedalare «tra progetti agricoli e sociali, contro le mafie, per la biodiversità, per incontrare movimenti per la difesa dei territori e organizzare eventi, incontri e manifestazioni» spiegano i promotori.
Il
Movimento per la Decrescita Felice organizza il
Bike Tour della decrescita, che si terrà dal 26 agosto al 4 settembre fra Taranto e Sapri, per pedalare «tra progetti agricoli e sociali, contro le mafie, per la biodiversità, per incontrare movimenti per la difesa dei territori e organizzare eventi, incontri e manifestazioni» spiegano i promotori.
«Ci porterà a confrontarci con l’irrisolto intreccio fra ambiente, salute e lavoro della città jonica, per poi affrontare quello fra ambiente, lavoro e sviluppo basato sulle fossili della Val d’Agri – spiegano gli organizzatori – Incroceremo lungo il percorso esperienze di una economia diversa e di uno stile di vita lento in basso Cilento, per poi immergerci nelle acque cristalline della costa che subisce una crescente pressione del turismo di massa. Come sempre, avremo con noi gli amici di
AltriMondi Bike Tour, con il loro spettacolo itinerante ad allietare le nostre serate in piazza. Quest’anno si aggiunge anche la partnership di
A Sud, associazione ambientalista che conosce bene i territori in cui ci muoveremo, perché supporta da anni i movimenti per la giustizia climatica e sociale che li animano».
Cos’è il Decrescita Bike Tour?
«È un (profondo) viaggio in bici attraverso un’Italia dei piccoli paesi come delle grandi città, sempre alla ricerca di prospettive insolite. In trenta, quaranta persone si pedala tra progetti agricoli e sociali, contro le mafie, per la biodiversità, si incontrano movimenti per la difesa dei territori, si organizzano eventi, incontri e manifestazioni. Da non trascurare l’atmosfera divertente e rilassata, di collaborazione e di mutuo aiuto che accompagna il gruppo che pedala: il bike tour è anche un’alternativa vissuta» spiegano dal Movimento per la Decrescita Felice.
«Quest’anno, tra Taranto e Ispani, il viaggio comincerà dal confronto con la storia tragica dell’ILVA e con chi, nonostante l’inquinamento, continua imperterrito ad amare e a difendere il suo territorio. Si passerà poi da Ginosa dove si discuterà delle scelte urbanistiche del comune, e il partner da anni, la compagnia teatrale Altri Mondi Bike Tour, presenterà il suo spettacolo. Passando da Pisticci, il gruppo arriverà a Corleto Perticara dove seguiranno due giorni di incontri coi comitati e movimenti critici rispetto all’estrazione petrolifera a Tempa Rossa ed in Val d’Agri. Si raggiungerà poi il Vallo di Diano a Buonabitacolo per concludere infine quest’avventura ad Ispani. Lì, il tema sarà quello di alcuni progetti di agricoltura sostenibile e di turismo lento».
«Sarà un viaggio dove ci si confronterà con il ‘peggio’ e con il ‘meglio’ di questo mondo – dichiara Karl Krahmer, del Movimento per la Decrescita Felice e tra gli organizzatori del Bike Tour – Il peggio è rappresentato dai simboli di quella società dello sviluppo e della crescita che ha prodotto il nostro cosiddetto ‘benessere’ ad un costo molto elevato, ovvero a quello dell’estrattivismo delle risorse. Il meglio è invece quell’insieme di esperienze e pratiche che si può incontrare in chi si pone in modo critico e ricerca alternative concrete, per una buona vita che sia compatibile con l’ecosistema».