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Legna sì o legna no?

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Le masse legnose potrebbero essere una delle possibilità per affrancarsi dalle fonti fossili. Ma c’è un problema.
Legna sì o legna no?
Rinnovabili e neutrali dal punto di vista climatico, le masse legnose rappresentano una delle possibilità su cui l’Italia potrebbe contare per affrancarsi dalle fonti fossili. Ma c’è un problema.
Secondo Isde (Medici per l’ambiente) il riscaldamento a legna e a pellet è una delle principali cause di inquinamento delle nostre città, responsabile addirittura dell’84% dei costi sanitari per malattie respiratorie e cardiocircolatorie.
Sicuramente la progettazione di stufe e caldaie più efficienti potrebbe quantomeno ridurre questo rischio. Secondo Aiel (Associazione italiana energia agroforestali), ai prezzi attuali, scaldare una abitazione con legna da ardere consente un risparmio del 55%, circa 900 euro l’anno rispetto al metano. Già oggi con le risorse disponibili dal legno è possibile puntare a un obiettivo di 16,5 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) di energia termica prodotta da bioenergia, di cui 8,5 Mtep da biomasse legnose, pari a circa 146 GW di potenza installata.
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Articolo tratto dalla rubrica NegoziBio.info

Leggi la rubrica sul mensile Terra Nuova Maggio 2022
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