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Il Biogas: una sfida verso la decarbonizzazione della filiera della carta

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Il biogas e il biometano rappresentano due sfide critiche della vita moderna, la prima è affrontare la crescente quantità di rifiuti organici prodotti dalle società e dalle economie moderne la seconda, invece, è l’imperativo di ridurre le emissioni globali di gas serra.
Il Biogas: una sfida verso la decarbonizzazione della filiera della carta
Trasformando i rifiuti organici in una risorsa energetica rinnovabile, la produzione di biogas e biometano offre un’idea di economia circolare in cui è possibile soddisfare la crescente domanda di servizi energetici offrendo allo stesso tempo benefici verso l’ambiente.
Il valore del biogas e del biometano è accresciuto in scenari come lo Scenario di sviluppo sostenibile (SDS) dell’AIE, che soddisfano pienamente gli obiettivi mondiali di affrontare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’aria e fornire l’accesso all’energia moderna. 
Il biometano rappresenta una delle leve più efficaci per decarbonizzare il settore cartario e raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici del nostro Paese. Inoltre, può rappresentare per le industrie energivore una risposta ai rincari quotidiani dell’energia.
Per questo, oggi il CIB – Consorzio Italiano Biogas e Assocarta hanno siglato un accordo di collaborazione per supportare la riconversione a biometano degli impianti biogas esistenti e lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biometano dalla filiera agroindustriale, quale spinta per la decarbonizzazione dei cicli produttivi energivori, in linea con quanto previsto dalla direttiva RED 2 e dalle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le aziende agricole produttrici di biometano sono al fianco della filiera della carta per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione.
Il biometano rappresenta una grande opportunità per raggiungere i traguardi ambientali e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili. Solo unendo le forze possiamo contribuire ad avviare un processo di transizione ecologica per il Paese rapido, efficiente e inclusivo, preservando la competitività delle aziende.
Il settore della carta ha da sempre un ruolo di primo piano nell’economia circolare italiana in quanto immette prodotti rinnovabili nel mercato, usando fibre vergini certificate per l’85% del totale ed è il secondo utilizzatore di carta da riciclare a livello europeo, con un tasso di riciclo dell’87% nel settore dell’imballaggio. Un primato che deve confrontarsi con le nuove sfide messe in campo. Per questo, la produzione di biometano rappresenta una leva fondamentale per affrontare la transizione energetica.
“Il settore della carta è un utilizzatore di gas in cogenerazione tramite la quale ha migliorato la sua efficienza energetica del 20% negli ultimi 15 anni. Per questo incrementare l’utilizzo di biometano prodotto nei nostri impianti di cogenerazione significa procedere sulla strada della transizione ecologica ed energetica. Un vettore energetico rinnovabile, il biogas, che garantisce anche certezza negli approvvigionamenti in quanto la sua diponibilità non sarebbe legata a dinamiche geopolitiche e oscillazioni di prezzi che ad oggi rendono la gestione aziendale molto complessa.

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